Le “carte di credito” di Microsoft

Progetti di finanziamento sia per i clienti che per i rivenditori. È quello che propone la country italiana molto attenta a ciò che richiede il mercato

Giugno 2005, Orlando Ayala, il mese scorso in
visita in Italia, è anche il senior vice president di Microsoft per
l’area Pmi (oltre ad avere responsabilità sulle Business solutions).
Ovvero, è il capo di David Moscato (nella foto).Ma
quando gli si chiede a che punto sono le attività sui finanziamenti
al canale, lascia la parola all’uomo della country: Moscato, appunto. Che
in materia sta facendo molto. «Sono i partner che ce l’hanno chiesto,
a fronte di una riduzione del credito verso i distributori che tocca anche
punte del 60%», non esita a dire Moscato.

E così, sotto il progetto “Bussola d’impresa”, Microsoft offre ora
una sorta di accordi quadro con le banche per facilitare l’accesso al credito,
ma anche un supporto per districarsi tra i bandi emessi dall’Unione europea.
A breve dovrebbe farsi sentire anche la voce di Microsoft Ms Capital (era
nell’aria da tempo), ma in questo senso Moscato è molto realista:
«Questa struttura si appoggia a banche locali ed è importante
che i rivenditori si presentino con le giuste carte di credito agli sportelli»
.

Si sa, le finanziarie dei vendor sono sempre proiettate verso i grossi investimenti.
La capillarità italiana ha bisogno di più flessibilità.
«Le banche – continua Moscato – si stanno rendendo conto
di quanto sia importante l’innovazione tecnologica. E per questo sono pronte
a investire. Ma l’ottica sulla quale lavorare sono i parametri di Basilea2
e da qui non si scappa»
. È anche per questo che Microsoft
ha iniziato una serie di collaborazioni con le università, strutture disponibili a garantire la bontà dei progetti di innovazione.
A quanto pare più si va con le spalle coperte, più il finanziamento
è assicurato.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome