Uno studio condotto su un migliaio di aziende americane ed europee giunge a una conclusione non troppo positiva sulle capacità da parte delle forze imprenditoriali di trarre pieno vantaggio dalle tecnologie della Rete come piazza del mercato vir …
Uno studio condotto su un migliaio di aziende americane ed europee
giunge a una conclusione non troppo positiva sulle capacità da parte
delle forze imprenditoriali di trarre pieno vantaggio dalle
tecnologie della Rete come piazza del mercato virtuale. Nell’analisi
condotta da quattro esperti Centro Ricerche sul Commercio Elettronico
dell’Università di Austin, nel Texas, uno degli autori, Andrew
Winston afferma che "rimane ancora parecchia strada da fare per le
aziende che vogliano sfruttare appieno questa tecnologia". Il survey,
commissionato da Dell Computer, si compone di 74 domande. Dalle
risposte emergono i notevoli margini di progresso che gli utenti
aziendali di Internet potrebbero maturare nel campo delle relazioni
fornitore-cliente e nella riformulazione delle procedure interne alle
imprese. Esiste una forte correlazione tra il rendimento finanziario
e i driver tecnologici di un’azienda (come l’integrazione tra
sistemi, i processi riferiti sia all’orientamento dei potenziali
clienti, sia ai rapporti con i fornitori e i partner). La maggior
parte delle aziende consultate, il 74%, ha sviluppato siti Web
dedicati alle informazioni di prodotto ma le stesse società non hanno
voluto integrare funzionalità come la personalizzazione (55%), la
verifica sullo stato degli ordinativi (44%) e l’apertura nei
confronti della risposta dei clienti e degli aspetti inerenti la
qualità dei prodotti. La ricerca si concentra sulle attività di
industrie manifatturiere, distributori e grossisti concludendo che le
aziende con meno di due miliardi di fatturato registrano ritorni
sugli investimenti dell’ordine medio del 50,2% contro il 20,9%
ottenuto da aziende con più di 20 miliardi di fatturato. Internet,
insomma, fa bene soprattutto ai piccoli.