Le aziende italiane snobbano le intranet

Un’analisi del Politecnico di Milano evidenzia un approccio quasi casuale, sia tecnologico sia organizzativo, con budget ridotti e di breve periodo. Ma non manca qualche caso eccellente.

12 dicembre 2002 Le aziende italiane sottovalutano l’importanza delle intranet, e anche quando le realizzano, non dedicano al progetto sufficienti risorse e attenzione. L’approccio tecnologico, poi, è quasi casuale, perché i Cio non riescono a farne percepire il valore al top management e, di conseguenza, non ottengono i fondi necessari per dotarsi di suite complete. E’ quanto emerge dall’analisi compiuta dai ricercatori del Mip, la business school del Politecnico di Milano, nell’ambito di un osservatorio permanente costituito in collaborazione con Webegg, società del gruppo Telecom Italia che ha come mission quella di posizionare le aziende in rete. Le conclusioni arrivano dopo aver analizzato 30 intranet di aziende medio grandi, dal punto di vista delle funzionalità, delle architetture tecnologiche e dell’impatto organizzativo. “Sono pochi i progetti strategicamente rilevanti – dice Andrea Rangone del Politecnico di Milano -, con un budget consistente e pluriennale, e raramente si considera necessario gestire il cambiamento”.

Anche il modo di usarle è molto variegato, ma i ricercatori hanno individuato tre tendenze: per fornire informazioni e servizi ai dipendenti, per condividere le conoscenze e per supportare una specifica attività. In generale, però, mancano obiettivi di lungo termine e valutazioni di tipo organizzativo.

“Al di là del Roi – sostiene Gianroberto Casaleggio, amministratore delegato di Webegg – se le società non si organizzano in rete, non sopravviveranno”. Un concetto che sembra essere più assimilato negli Stati Uniti, dove, racconta Calaleggio, sta nascendo una nuova figura professionale, il Cko (Chief knowledge officer), il cui compito è proprio quello della diffusione della conoscenza all’interno delle organizzazioni. Inoltre, secondo Idc, il mercato degli enterprise portal, che con qualche approssimazione è assimilabile a quello delle intranet, cresce a un ritmo del 55% all’anno.

Fra le aziende italiane (o multinazionali) che già hanno avviato significativi progetti di intranet spiccano Siemens, le assicurazioni Winterthur, le acciaierie Dalmine e Italcementi. In generale, si tratta di progetti giovani, avviati da pochi anni e, in alcuni casi, ancora in cerca di identità.

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