I Cio, sostiene Gartner, oggi investono nelle reti guardando alle esigenze di là da venire, più che a quelle attuali. Perché il ciclo di vita dei prodotti si è allungato fino a 6-8 anni
A guardare il grafico di Gartner relativo alle vendite di porte di switch per reti locali in tecnologia Ethernet, viene da pensare che non ci sia più molto da raccontare. Landamento è piatto, almeno in Europa, e sembra rappresentare un mercato saturo, di sostituzione, per un prodotto diventato commodity, dove la differenza la fa solo il prezzo. Ma non è così. "Questa curva banale delle porte – spiega Ian Keene, Chief analyst di Gartner – nasconde una dinamica interessante sul Gigabit. Innanzitutto, proprio in questa fine del 2005, le aziende si stanno muovendo piuttosto velocemente verso le porte a 1 Gb, e non comprano più quelle 10/100. Solo 18 mesi fa, quando i vendor cominciarono a proporle al mercato, ci chiedevamo chi ne avrebbe avuto bisogno. Dove sono le applicazioni che richiedono Gigabit Ethernet al desktop"? In effetti non ce ne sono molte in circolazione, eppure le aziende comprano switch con porte Gigabit. Perchè? "Un motivo è che la differenza di prezzo con le porte a 100 Mbps si è ridotta – continua lanalista -. Ma la vera ragione è che le aziende vogliono una soluzione in grado di durare nel tempo, perché i cicli di acquisto si sono allungati: per questa tipologia di prodotti LAN siamo passati da 3-5 anni a 6-8 anni. Di conseguenza, il responsabile degli acquisti It preferisce acquistare Gigabit per non rischiare, fra pochi anni, di dover effettuare un nuovo investimento: sarebbe come ammettere di aver sbagliato".
Ma non è solo una questione di velocità. Le aziende guardano alle esigenze future anche sotto il profilo delle funzionalità, come l802.1x per la sicurezza negli switch o il Power over Ethernet (PoE), che consente di alimentare, attraverso il cavo di rete, telefoni IP e access point delle WLAN. "Prevediamo che entro il 2009 – rivela Keene – l80% delle porte Ethernet vendute supporterà PoE, anche se molte di queste non saranno utilizzate da subito. Analogamente, gli utenti acquisteranno funzionalità incrementali di management, in previsione di applicazioni nuove come il video streaming".
Il tema del "future proofing", per dirla allanglosassone, guida anche, secondo lanalista, lacquisto di centralini in tecnologia IP. Non è che le aziende vedano delle reali motivazioni per acquistarli. Sanno che questo è il futuro, ma ancora non riescono a concretizzarne i miglioramenti nei processi di business. Pensano, però, che sia meglio non comprare un PBX tradizionale perché magari, fra cinque anni, i vendor non li supporteranno più.
"Acquistare tecnologie con lobiettivo di mantenerle in servizio più a lungo rispetto al passato è un compito difficile – afferma lanalista. I trend legati alla convergenza non sono facili da interpretare. E le aziende preferiscono fare un passo alla volta". Le previsioni del mercato vanno seguite con i cordoni della borsa sempre più stretti. Si parla di convergenza fisso-mobile, per esempio, e i Cio si domandano se devono preoccuparsi di integrare la wireless LAN con la rete fissa, senza dimenticare la rete cellulare. Il che significa portare le applicazioni in mobilità, come la posta elettronica, per renderle disponibili ai dipendenti quando non sono in sede, acquistando nuovi dispositivi palmari.
Ma la convergenza è anche fra voce e dati, attraverso il Voice over IP, e implica unaltra serie di ragionamenti, spesso portati avanti da gruppi di persone diverse allinterno della stessa organizzazione.
Tra tanti dubbi, tuttavia, una certezza cè, ed è il fatto che il punto darrivo di questi trend evolutivi vede come protagonisti IP ed Ethernet, tecnologia che non è certo ottimale, dal punto di vista strettamente tecnologico, ma che è oggi vincente.
Nel frattempo, però, le LAN Ethernet sono sottoposte alla pressione di varie esigenze, che si manifestano quotidianamente nelle aziende. Gartner ne individua otto. Ci sono la velocità e la scalabilità, aspetti che da sempre caratterizzano le LAN, insieme con la richiesta di sicurezza e di performance. Cè poi il wireless, che si va diffondendo grazie al WI-FI. Infine, cè la necessità di porre in primo piano le applicazioni, e non linfrastruttura, con il parallelo ingresso del video e della voce in rete.





