L’azienda si fa il mashup?

Bea tasta il polso alle aziende europee per capire come vedono il Web 2.0. Un po’ più di informazione sui benefici non guasterebbe.

Un sondaggio effettuato da Bea fra maggio e giugno su 321 intervistati in 7 paesi europei (Francia, Germania, Italia, Norvegia, Spagna, Svezia e Regno Unito) ha rivelato che la maggior parte delle aziende (il 57%) ha bisogno di un flusso di informazione più adeguato riguardo i benefici in termini di business che può derivare dall’uso delle tecnologie Web 2.0 (blog, wiki, mashup).

Il Web 2.0, detto anche enterprise social computing, dovrebbe permettere una maggiore partecipazione dell’utente e migliorare la collaborazione e la produttività del lavoratore. Ma a volte non viene adottato in quanto mancano informazioni relative alla gestione dei contenuti (per il 23% delle aziende) e la sicurezza (20%).

La ricerca rivela anche che la principale ragione per cui le aziende stanno adottando le tecnologie Web 2.0 è quella di migliorare l’interazione con i clienti (41%).
L’altro motivo è costituito dalla necessità di una maggiore collaborazione tra i dipendenti (31%), e l’opportunità di creare un’interfaccia più semplice per i partner e/o i fornitori (28%).

In altri casi, gli intervistati sostengono che la principale tecnologia che necessita del Web 2.0 siano i Web Service (38%), e che il bisogno di mashup (un sito Web o un’applicazione che integra contenuti provenienti da più fonti) è destinato a triplicarsi dall’attuale 6% delle aziende al 18% nel giro di un anno e mezzo.

Dalla ricerca sono emerse tra i diversi paesi. Quelli nordici sono i meno informati riguardo i vantaggi in termini di business: l’83% delle aziende norvegesi e il 69% di quelle svedesi ammettono una mancanza di conoscenza dell’effettivo valore del Web 2.0.

La Francia e la Germania, invece, risultano interessate circa le implicazioni in termini di sicurezza del Web 2.0 (rispettivamente il 33% e il 32%). L’interesse più forte per i mashup è in Germania, dove il 34% degli intervistati li utilizzerà nei prossimi 12 mesi, e in Francia (25%), rispetto ad una media europea del 18%. Il minore interesse per i mashup nei prossimi mesi è nelle regioni scandinave: Svezia (16%) e Norvegia (12%).

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