Layla Pavone: Internet è l’ambiente ideale per le aziende

Si apre a Milano l’edizione 2007 dello Iab Forum. E il presidente Iab spiega cos’è cambiato nel corso dell’ultimo anno

Il couch potato non c’è più. Dal divano davanti alla televisione si è
spostato alla scrivania di fronte al pc, Il numero degli utenti Internet
continua a crescere, aumenta il tempo dedicato alla rete e le aziende se ne
accorgono visto che gli investimenti su Internet sono saliti di oltre il 40% con
il 17% di aziende in più che hanno scelto il Web per comunicare.


Sulle ali del successo Layla Pavone, presidente Iab (Interactive
advertising bureau) apre oggi a Milano l’edizione 2007 dello Iab Forum dove può
affermare con sicurezza che il “cuore del Paese è conquistato”. Il
digital divide rimane, ma Internet è frequentata da 24 milioni di persone, il
23% nella fascia fino a 24 anni e il 75% fra i 25 e i 64 anni. Target
fondamentali per i grandi brand internazionali, ma anche per le piccole e medie
aziende nostrane che stanno muovendosi verso il Web.


“Un segnale di maturità arriva dal comportamento della piccola
impresa
– spiega Pavone – che utilizza al meglio i motori di
ricerca”
. Dove ci sono gli strumenti adatti (come gli Ad Words di Google)
le aziende investono anche se si tratta di un piccolo agriturismo.


Dopo l’edizione del vanghetto Layla Pavone si ripresenta davanti ai seimila registrati
dello Iab forum in uno scenario diverso. Oggi può affermare con sicurezza che
“Internet è l’ambiente privilegiato per tutte le aziende”, anche se
“la comunicazione si fa sempre più complessa”
. Un’affermazione che fa il
paio con quella di Roberto Marchionni, direttore generale di Saatchi&Saatchi
Italia, che sull’ultimo numero di Nova 24 ha dichiarato: “Siamo di fronte a
uno tsunami inarrestabile. Sia in Italia che all’estero la comunicazione
pubblicitaria è cambiata. E il bello è che nessuno ci sta capendo molto”
.


Lei non è così tranchant, ma ammette che non ci sono ricette magiche e che
per ogni azienda va cercata l’idea giusta per il Web. Può essere il classico
banner, che “continuerà ad esistere” per arrivare fino agli
attualissimi social network. “Internet è un luogo unico per sviluppare una
relazione con i consumatori”
che secondo il mantra in voga negli ultimi
vogliono essere protagonisti, dialogare con le aziende, non essere semplici
spettatori. “Quella fra brand e consumatore – prosegue – è come una
relazione affettiva. Ci si conosce e si entra nella fase della brand relation
per arrivare alla brand experience e all’engagement”
.


E qui spuntano i social network, i blog l’apertura dell’azienda all’esterno.
Una fase completamente nuova che Iab intende spiegare alla aziende anche
attraverso l’azione di Iab Italia Servizi, la nuova società che “nasce
proprio in virtù di come è cambiata positivamente la situazione per fare
sviluppo cultura e servizi”
.


Realizzazione e commercializzazione di ricerche di mercato, organizzazione di
eventi, corsi di formazione saranno le attività della nuova società che si
stacca dalla casa madre no profit (Iab) per un lavoro collaterale che
contribuisca a rafforzare l’attività istituzionale dell’Interactive
advertising bureau.
Il lavoro non dovrebbe mancare.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome