Lavazza serve il caffè sul cruscotto aziendale

Una mentalità lungimirante ha portato la società piemontese a implementare un sistema Citrix di remotizzazione delle applicazioni già pronto per l’accesso centralizzato via Web. Così è nato un vero e proprio portale applicativo, tecnologicamente supportato da NFuse Elite.

 


Dal punto di vista dell’infrastruttura It, Lavazza presenta uno scenario articolato, dovendo servire gli utenti interni presso la sede di Torino, collegati in Lan, più una serie di filiali in Italia e all’estero. "Circa due anni fa – ha precisato Ivano Zulli, responsabile nuove tecnologie in Lavazza – si è resa necessaria la possibilità di far utilizzare agli utenti remoti gli applicativi gestiti in casa. A questo scopo, è stato introdotto Citrix Metaframe".


Il progetto su Citrix presso Lavazza, quindi, è partito tra febbraio e marzo del 2001, con l’installazione di un laboratorio per testare la distribuzione remota delle applicazioni del mondo Erp utilizzate dalla società. Finita la fase di test, sono stati abilitati circa 40 utenti contemporanei.


"In seguito, gli utenti remotizzati hanno iniziato a utilizzare non soltanto i software pubblicati attraverso Citrix, essenzialmente Access, ma anche altre funzionalità rese disponibili tramite applicazioni Web sviluppate all’interno. L’utente, tuttavia, in questo modo era vincolato a un doppio accesso, dovendo aprire diverse sessioni del browser" ha aggiunto Zulli. Il progetto, quindi, ha subito una profonda evoluzione, approdando alla realizzazione di un cruscotto a livello applicativo, cioè di un vero e proprio portale aziendale. "Non appena è uscito il prodotto, abbiamo presentato a Lavazza Citrix NFuse Elite, offrendo la possibilità di provarlo nella forma di test lab – ha spiegato Enrico Arman, responsabile business unit Citrix all’interno di Telecom&Capital Express, società che ha seguito il progetto -. La soluzione è piaciuta ed è stata messa in produzione la scorsa estate in modo semplice e rapido".

Una vocazione iniziale


Lavazza aveva maturato da subito un approccio "portal like", dato che fin dall’inizio ha utilizzato l’interfaccia Web di NFuse nella versione standard per l’accesso alle applicazioni Citrix distribuite. "Uno degli input iniziali è stato quello di utilizzare l’interfaccia di Citrix soprattutto verso l’esterno – ha premesso Arman -. Il passaggio a NFuse Elite è stato una naturale evoluzione: è piaciuta l’idea di poter vedere questa interfaccia non più solo come elemento di deployment delle applicazioni ma come qualcosa di più evoluto".


Sotto il cappello di NFuse Elite, oltre agli applicativi già remotizzati con Citrix, sono state pubblicate le soluzioni Hyperion, applicativi Oracle, applicativi sviluppati su Sap, e in più un vertical portal che è in via di completamento. Ad oggi il portale applicativo è online in Francia, Spagna, Germania, Regno Unito, Austria e Stati Uniti, oltre, ovviamente, all’Italia. Attraverso questo "hub", Lavazza ha offerto la possibilità ai propri impiegati di accedere alla maggior parte delle applicazioni di operatività quotidiana, mentre gli agenti in remoto possono fruire di percorsi guidati verso determinate informazioni e link, personalizzati a seconda del profilo utente. "Al momento, oltre a Sap, solo la posta non è veicolata dal portale – ha precisato Zulli -. Ma è nostra intenzione provvedere, attraverso un link sul portale stesso. Ciò accadrà quando sarà completata la migrazione all’ultima release di Outlook". Anche il procedimento di acquisizione degli ordini da parte degli agenti avviene per via "tradizionale", tramite una procedura client server e lo sfruttamento di pc portatili in loco. Gli ordini sono inviati in sede in un secondo momento, senza utilizzare il portale applicativo. Ma si tratta di una precisa scelta, dovuta soprattutto ai vincoli del flusso organizzativo di approvazione. Gli agenti utilizzano il portale, invece, quando devono accedere ai dati statistici del mondo Hyperion o ad altre fonti di dati sviluppate internamente, potendo fruire di informazioni aggiornate in tempo reale, invece che vecchie di almeno un giorno, come avveniva in precedenza.

L’implementazione


Oltre ai server Microsoft con licenze Metaframe Xpa, sono sfruttati due server in load balancing per supportare la piattaforma Citrix NFuse Elite. Altre macchine collegate comprendono un server quadriprocessore per Essbase, quindi con il mondo Olap, e un server per Sap, che viene gestito in outsourcing. Altri server, infine, supportano il mondo Oracle su Nt e su Sun Solaris.


La fase di test con utenti pilota è durata circa tre settimane. Gradualmente sono stati uniformati tutti gli utenti, in Italia e all’estero, interessati all’utilizzo del portale. Per circa due mesi, è stato mantenuto il doppio accesso: quello ad applicativi remotizzati con Citrix, e NFuse Elite per il portale applicativo. Dall’analisi fino alla messa online sono passati 4 o cinque mesi. In futuro, è previsto l’acquisto di almeno altri due server Citrix, in vista della crescita degli utenti contemporanei, attualmente calcolati in una sessantina ma potenzialmente 250.


Tc Express ha seguito gli aspetti tecnici del progetto, con una fase iniziale di adattamento delle applicazioni. "Io stesso sono rimasto stupito dalla velocità di realizzazione – ha commentato Arman -. L’inserimento della piattaforma Citrix ha avuto una gestione snella, a livello di tempi e di "metabolizzazione" da parte del cliente. L’introduzione di NFuse Elite, poi, è stata davvero rapida". Non è stata sottovalutata nemmeno la formazione degli utenti che, oltre a corsi interni, hanno potuto avvalersi di appositi filmati scaricabili in remoto, deputati ad invogliare gli utenti all’utilizzo del portale applicativo.

I benefici


In un mondo tecnologicamente eterogeneo, come è quello di Lavazza, l’omogeneizzazione dal punto di vista di interfaccia e gestione delle applicazioni è un fattore prezioso. "Lo sfruttamento di un’unica interfaccia ha consentito di raggiungere vari obiettivi – ha concluso Zulli -. Il primo è quello di offrire agli utenti la possibilità di avere un solo punto di accesso, che tra l’altro è personalizzabile, perché l’utente può selezionare diversi temi e, se abilitato, può aggiungere pagine personali al portale applicativo. Il secondo importante obiettivo è stata la centralizzazione degli applicativi sui server installando il meno possibile sui client. Potenzialmente ci sono circa 500 postazioni fisse più 350 agenti sul territorio che si collegano tramite portatile. Mantenerli tutti, anche solo a livello di release, sarebbe estremamente oneroso".

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