L’antitrust giapponese contro Intel

La Fair Trade Commission ha accusato il colosso dei chip di pratiche commerciali inique nei confronti dei produttori di pc

Un Mario Monti con gli occhi a mandorla mette nei guai Intel.
La Fair Trade Commission giapponese (Jftc) ha accusato la società americana di
avere violato l’articolo 3 della legge anti monopolio giapponese. Per il momento non è prevista
alcuna sanzione anche se è possibile venga aperta una azione legale 

La notizia è stata accolta con entusiasmo da concorrenti come Amd
che hanno diramato un comunicato dove si spiega che, secondo la commissione, un
produttore è stato obbligato a concordare l’acquisto del 100% della sua
necessità di Cpu da Intel, un altro è invece stato costretto a ridurre i suoi
acquisti di Cpu non Intel ad un massimo del 10% oltre ad altri episodi dove il
numero uno dei chip avrebbe cercato di condizionare i produttori locali di pc.
Per Intel ora il rischio è che la faccenda si allarghi. “Stiamo
cooperando con le autorità giapponesi”
ha dichiarato alla
Reuters Jonathan Todd, portavoce della Commissione europea che ricorda come
anche in Europa sia stata aperta una procedutra di investigazione sulle pratiche
di Intel simile a quella giapponese

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