L’analisi di Sirmi su software e servizi

Secondo la società di ricerca gli applicativi hanno trascinato la crescita del software, mentre i servizi professionali offrono maggiori segnali positivi rispetto a system integration e training. Aumenta la spesa per gli ambienti Microsoft. La classifica delle società di software e servizi

Nel 2001 Sirmi stima che per l’acquisto di prodotti software siano stati spesi circa 6.400 miliardi di lire su 45.280 miliardi complessivi di spesa It, con un aumento dell’8,7% rispetto al 2000.
Nel comparto, i prodotti applicativi rappresentano la principale voce di spesa, cui è stato destinato nel 2001 il 53% dell’intera spesa software. Seguono, in valore, middleware e tools, e system software.
Quest’ultimo, indispensabile per il funzionamento di qualsiasi infrastruttura It, fa registrare un valore di spesa in continuo decremento.
Infatti, pur se la domanda di system software è strettamente correlata all’andamento dell’hardware, il valore della spesa è condizionato dai fenomeni di mercato connessi al bundling della componente software di base nel prezzo di numerosi prodotti hardware. Di conseguenza, il valore della spesa non è necessariamente sintomatico di orientamenti specifici da parte dell’utenza, ma di decisioni commerciali da parte dei fornitori di hardware e degli stessi fornitori di software.
Nell’area del system software risulta in crescita la spesa per ambienti Microsoft (Windows Nt e 2000) e Unix, è in decremento quella per large systems e sistemi proprietari.
La componente middleware e tools presenta, nel comparto, i tassi di crescita più elevati, con quote d’incremento sensibilmente superiori anche a quelle della componente applicativa e alla stessa media complessiva del comparto prodotti software, anche se si registra, per tutte le componenti, una previsione di ulteriore rallentamento, in linea con quanto fatto registrare dalle previsioni di chiusura dell’anno in corso.

Area software
le innovazioni
Va segnalato come i processi di innovazione in corso nel settore del software applicativo, per quanto condizionati da un rallentamento generale della domanda It, determinino una significativa crescita di taluni comparti. Le stesse linee guida generali del settore lasciano prevedere forti crescite nei segmenti correlati ad alcune aree, fra cui sono certamente da ricordare: il mobile business, alimentato dal rilascio di nuovi protocolli di trasmissione quali Wap, Gprs e in prospettiva Umts; la crescita del livello medio d’accettazione di Linux come ambiente open source a elevata stabilità; i nuovi ambienti operativi Microsoft, e in particolare Xp, nuova frontiera business e consumer.
Nell’area del software e dei servizi, è proprio quest’ultima componente a rappresentare la parte principale di spesa e investimenti in It.
Nel 2001, secondo una stima Sirmi sull’anno appena concluso, la spesa per i servizi It ha raggiunto i 19.770 miliardi di lire, con una crescita del 11,6% rispetto al 2000.
Nel loro ambito, l’area dei Project Services, che comprende system integration, consulenza e servizi di sviluppo software personalizzati, rappresenta la quota più significativa, seguita dall’area dei Management Services (Outsourcing, Edi, Application Management) e dagli Enhanced Support Services (servizi innovativi di supporto fra cui installazione, cabling, desktop fleet management).
Nell’area dei Project Services, i servizi professionali hanno rappresentato nel 2001 la principale voce di spesa, seguiti dai servizi di system integration e dal training.

Area servizi
Professionali
In particolare, i servizi professionali si sono caratterizzati per i significativi tassi di crescita, sempre a due cifre, con analoghe prospettive per il futuro, mentre system integration e training cresceranno a tassi contenuti.
L’andamento dell’area dei servizi professionali è strettamente legato al livello di accettazione e adozione delle corrispondenti soluzioni applicative, trattandosi, come da definizione, di servizi di implementazione e messa in esercizio di specifiche applicazioni. Oggi, la maggior quota di spesa è associata all’implementazione di soluzioni di Erp, gestionali e di knowledge management (che comprende soluzioni basate anche su tecnologie Notes e Microsoft Exchange), oltre che di applicativi verticali e di settore.
Emerge in prospettiva la significativa dinamica della spesa per servizi professionali (area Scm, Crm, siti e portali, soluzioni di e-commerce) e, come area orizzontale, quella relativa al security management. Risulterebbe invece stabile, con tendenza al decremento, la dinamica dei servizi professionali in area Erp, da valutare in relazione all’avvenuto completamento di molti grandi progetti d’implementazione da parte di grandi utenze e non sulle nuove possibilità ancora aperte sul fronte delle medie imprese.

Anche l’area dell’It consulting ha avuto, fino allo scorso anno, un peso e un ruolo rilevante nella spesa per l’implementazione di progetti Erp e di soluzioni di marketplace ed e-procurement. Tale linea, in stretta correlazione con lo sgonfiamento della bolla speculativa finanziaria della new economy, è destinata a ridursi, mentre rimane sostenuta la richiesta di servizi di consulenza per l’e-business, che comprende l’implementazione di soluzioni Web based.
La macrocategoria dei Management services comprende i servizi rivolti alla gestione, parziale o totale, di tecnologie e infrastrutture nelle componenti hardware e/o software, come di gestione di funzionalità a prevalente valenza tecnologica o la fornitura di capacità di calcolo.
Fanno parte dei Management services diverse categorie di cui potete trovare definizione nell’apposita finestra informativa che trovate all’inizio del nostro focus.
Tornando all’analisi dell’anno appena trascorso si può osservare come la spesa per outsourcing ha rappresentato, nel 2001, la principale componente di spesa all’interno dei Management services. Il peso delle altre componenti è sensibilmente inferiore; mentre a fronte della spesa per il tradizionale processing, che presenta tassi di crescita negativi, e dell’outsourcing che cresce a tassi più limitati della media del comparto, è l’application management (l’area che raggruppa hosting, housing ed erogazione di servizi in modalità Asp) a caratterizzarsi per tassi di crescita più elevati. Le crescite percentuali sono sostenute in rapporto sia alla relativa novità dell’area d’offerta, sia alle dimensioni ancora relativamente limitate del business specifico. Peraltro, si tratta di aree di offerta in fase di sviluppo e con una domanda in formazione. In particolare, il mercato Asp, nonostante le positive potenzialità di sviluppo, trova ostacoli alla crescita nell’attuale immaturità della domanda e in molte carenze sul fronte dell’offerta, fra cui la scarsa chiarezza sulle condizioni di fornitura e sui livelli di servizio assicurati, come la limitata disponibilità di applicativi.

Va considerato, in riferimento al trend 2000-2001 del mercato dell’outsourcing, l’effetto di alcuni nuovi importanti contratti e accordi strategici, i cui effetti nello scenario generale della distribuzione della spesa It per comparto (spostamento da acquisti di prodotti e servizi verso outsourcing) si manifestano pesantemente nel breve periodo, per poi normalizzarsi negli anni successivi.
Con riferimento al processing il trend complessivo della spesa è fortemente influenzato dalla progressiva diminuzione della propensione da parte dell’utenza ad acquistare servizi di elaborazione tradizionali. Ma al tempo stesso cresce anche sensibilmente l’area dei servizi correlati alla sicurezza, alla certificazione, al tracking (tutti con tassi di crescita estremamente sostenuti, ma con dimensioni di spesa ancora limitate, dell’ordine delle decine di miliardi di lire).
In Italia, sul mercato del software e dei servizi operano diverse categorie di player, con capacità d’offerta più o meno ampia e specializzata.
Tra le principali tipologie è possibile fare delle suddivisioni specifiche.
Con il nome “Global Vendor” si intendono aziende internazionali, con un’offerta molto ampia di software e servizi, e con una quota consistente del proprio fatturato legato alla vendita di prodotti hardware.
Appartengono alla categoria degli Independent software vendor (Isv), consociate italiane di società internazionali attive nella produzione di prodotti software pacchettizzati.

Esistono anche società di processing e servizi di outsourcing. Si tratta di aziende, nazionali e internazionali, con il core business dell’elaborazione dati per conto terzi (per conto di aziende facenti parte dello stesso gruppo di appartenenza) o l’erogazione di servizi di outsourcing. Simile è la condizione dei grandi system integrator, consociate locali di gruppi internazionali. Infine abbiamo le vere e proprie società italiane di software e servizi, ovvero aziende nazionali che hanno come core business l’offerta di software e di servizi It.
La classifica che Computer Dealer & Var propone in questo servizio clicca qui per visualizzare la tabella
considera le sole aziende di quest’ultima tipologia: società italiane con attività principale nella produzione di software e/o nell’offerta di servizi It.
Nello specifico comparto di società indipendenti, in Italia come in altre nazioni, si assiste a una tendenza verso l’aggregazione tra attori, che dà luogo alla formazione di nuove realtà di dimensioni sempre maggiori, con una capacità e disponibilità di offerta in grado di coprire una vasta gamma di esigenze manifestate dal mercato dei software e dei servizi. Fra le più recenti, quella che ha portato alla nascita di Global Value (accordo Fiat-Ibm). Per questa, come per altre realtà in cambiamento nel periodo considerato per la nostra classifica, si è ricostruito un fatturato storico pro forma, tenendo conto del nuovo perimetro anche per il passato. Da questi fenomeni si nota come le variazioni del fatturato in area software e servizi sia estremamente ampio, con livelli di fatturato che variano, per le prime 50 aziende di questa classifica, da un massimo di oltre 4.000 a un minimo di 20 miliardi di lire.

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