L’algoritmo di Ask.com cerca spazio anche in Italia

Il motore di ricerca, quinto negli Usa, presenta la versione beta del suo servizio. Che promette search più mirate

Negli Stati Uniti è il quinto motore di ricerca. In Europa, invece, a parte
la Gran Bretagna lo conoscono in pochi ma questo non lo spaventa. Conta infatti
di fare molta strada. E’ Ask.com, motore di ricerca conosciuto in tempi passati
come Ask Jeeves che ha perso per strada la possibilità di permettere le ricerche
(in inglese) anche in linguaggio naturale per riproporsi con una versione
classica che utilizza un algoritmo proprietario, uno dei quattro esistenti a
livello mondiale.



Proprietà di Iac Interactive, un gruppo che possiede
anche nomi come Excite e Bloglines, il motore di ricerca punta al secondo posto
a livello mondiale e proprio per questo ha pianificato l’espansione in Europa
che ha nell’apertura della versione italiana (in beta) del motore una delle sue
tappe principali. Per Ask.com l’Italia significa anche un centro di
sviluppo a Pisa

che ha realizzato la tecnologia per la ricerca delle immagini indicata da Search engine watch come un punto di riferimento per il settore.

Farsi largo in Europa, però, non sarà facile. A
differenza di quanto succede negli Usa, dove gli utenti utilizzano più motori,
qui il panorama è dominato da Google e i navigatori al massimo le ricerche le
fanno su un paio di search engine. Per conquistare spazio Ask.com punta
su un algoritmo
(ExpertRank) che oltre a selezionare i siti in base
alla popolarità indica gli indirizzi più autorevoli relativamente alle comunità
di siti che si occupano di uno specifico argomento.





“Se cerchiamo la
parola Apache
– spiega Antonio Gulli, Advanced search products – possiamo parlare di un elicottero, dei pellerossa o di un web server. In questo caso i risultati dovrebbero dare i siti di riferimento relativi ai differenti significati della parola.
Ask.com – insiste Gulli –
tratta il Web come una rete sociale ed effettua calcoli sulle relazioni all’interno e tra le comunità in rete, identificando i siti più esperti su determinati argomenti”
.


Accanto all’algoritmo il motore, che ha un modello di business basato sulla
raccolta pubblicitaria, offre altri servizi come Binocoli che
permette di vedere la preview dei siti, Immagini per cercare in rete foto o
altro, MioAsk per salvare i risultati delle proprie ricerche e
Bloglines che permette di cercare, sottoscrivere, creare e
condividere newsfeed, blog e contenuti Web dinamici. In via di implementazione
anche in Italia ci sono altri servizi come Smart answers e
Zoom related search. Il primo fornisce all’utente i risultati
di ricerca relativi a domande diverse come le previsioni del tempo e i tassi di
cambio attuali. Il secondo è, invece, uno strumento studiato per suggerire un
elenco di termini di ricerca alternativi alla richiesta iniziale per raffinare
la ricerca e ottenere risultati più pertinenti.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome