La voce dell’Accademia

L’Università di Pisa si è portata in casa il VoIp. Ecco come e soprattutto perché.

La scelta del VoIp da parte dell’Università di Pisa è stata guidata dalla decisione di ridurre i costi di connettività e di traffico intersede, di ottimizzare i collegamenti voce e dati e permettere l’apertura verso future soluzioni di rete.


Nel 2001, infatti, il sistema di comunicazione dell’Ateneo era costituito da centinaia di sistemi di comunicazione autonomi istallati in più di cinquanta siti sparsi sul territorio comunale. Le tecnologie utilizzate erano multi-vendor e il traffico voce e dati viaggiava separatamente. Una situazione che comportava, ovviamente, spese elevate.


Oltre a ciò, le risorse di rete pubblica non erano totalmente utilizzate e un proliferare di numerazioni generava confusione e difficoltà di accesso ai servizi da parte degli studenti.


La tecnologia scelta per la nuova rete in fibra ottica, che serve circa 6mila utenti distribuiti in più di 150 siti e strutture universitarie, è stata Alcatel, implementata da Nextira One, fornitore indipendente di soluzioni di rete, presente in dieci delle maggiori città italiane.


L’integrazione di tutta la fonia, iniziata nel 2002, si è conclusa nel 2004, ottenendo una numerazione unica e un miglioramento dei servizi.


L’intera rete è gestita direttamente dal personale dell’Università e le richieste degli utenti possono, in gran parte, essere soddisfatte dagli uffici del centro Serra (Centro Servizi Rete di Ateneo), direttamente in linea e con tempi ridotti rispetto al passato.


«Costi minori di gestione, di manutenzione e di personale addetto permanentemente al nostro sistema di telecomunicazioni sono un sommario sintetico degli obiettivi raggiunti», spiega Giuseppe Pierazzini, presidente del centro Serra, così come la semplificazione delle operazioni di manutenzione, dato che l’Università è passata dall’utilizzo di diverse tecnologie a una unica, telediagnosticabile.


I servizi di centralino potranno, ad esempio, essere facilmente trasferiti gratuitamente da una sede all’altra o accorpati tra loro o addirittura remotizzati globalmente in un qualsiasi punto dell’Ateneo. Anche l’utilizzo di codici commessa (che consentono di imputare il costo della telefonata al singolo progetto sul quale si sta lavorando) rientra tra i servizi ora utilizzabili su tutta la rete universitaria, così come la guida telefonica in linea.


Alcuni docenti, infine, utilizzano il sistema di conferencing che permette ai gruppi di ricerca di parlare contemporaneamente con colleghi sparsi in molte parti del mondo.

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