La visita telematica di CallforCare.

Inizierà entro l’anno, nelle strutture ospedaliere dell’Emilia-Romagna la sperimentazione della tele-visita CallforCare, un sistema di monitoraggio che consentirà al medico ospedaliero di visitare il paziente direttamente a domicilio attr …

Inizierà entro l’anno, nelle strutture ospedaliere
dell’Emilia-Romagna la sperimentazione della tele-visita CallforCare,
un sistema di monitoraggio che consentirà al medico ospedaliero di
visitare il paziente direttamente a domicilio attraverso la linea
Isdn. La soluzione è stata realizzata da Mortara Rangoni Europe,
specialista di apparecchiature diagnostiche per il settore medicale,
e avrà il coordinamento di Ervet (l’Ente regionale che si occupa
delle politiche per le imprese), nei centri di assistenza domiciliare
che fanno capo alle maggiori strutture ospedaliere
dell’Emilia-Romagna. Un gruppo di lavoro (formato dall’Agenzia
sanitaria regionale, Ervet, Telecom Italia, le aziende ospedaliere
della provincia di Bologna e la Federazione dei medici di base) si
metterà al lavoro, a breve, per effettuare una prima sperimentazione
del dispositivo, che coinvolgerà approssimativamente 50 persone.
Si tratta di un progetto-pilota a livello mondiale, realizzato in
partnership con Telecom Italia e con il finanziamento del Ministero
per la ricerca scientifica. Il dispositivo è stato concepito come supporto

alle organizzazioni di assistenza domiciliare. Inizialmente
CallforCare è stato pensato per la cardiologia, ma la tele-visita è
applicabile in generale sui lungodegenti (affetti da Aids, neoplasie,
diabete o malattie similari.) e nel caso di malati terminali. Il
sistema permette al medico ospedaliero di visitare a distanza il
paziente, nel suo letto di casa:, in video-conferenza, potendo anche
effettuare una diagnosi remota. Il dispositivo costerà inizialmente
alla struttura sanitaria circa 30 milioni di lire, ossia meno di un
giorno di degenza ospedaliera.
Attraverso una semplice telefonata, il paziente viene messo in
collegamento in videoconferenza con Isdn (ad alta velocità), che
trasmette contemporaneamente sia i segnali di videoconferenza che i
dati clinici del paziente. Il medico sarà così in grado di rilevare a
distanza l’elettrocardiografia, la saturazione di ossigeno, la
pressione sistemica tramite lo sfigmomanometro automatico, oltre a
controllare a distanza la pompa di infusione, utilizzata per
somministrare con precisione i farmaci al paziente, come è necessario
per esempio nel caso di patologie tumorali o Aids.

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