La vision italiana su videocomunicazione e reti d’accesso

Aethra ci fornisce un punto di osservazione privilegiato per esaminare i trend futuri del mercato delle Tlc. Il ruolo della R&D nelle strategie della società di Ancona, per la quale investe circa il 16% del fatturato.

Aethra è l’unica italiana a figurare tra le prime cento società di networking per tendenza positiva, secondo l’indagine condotta da Groupe Tests (si veda Linea Edp n° 1). Abbiamo incontrato i responsabili delle due aree di attività dell’azienda di Ancona, le reti di accesso (65% del fatturato) e la videocomunicazione, che hanno confermato il buon momento, nonostante le difficoltà dell’Ict.


Fondata nel 1972, Aethra è rimasta a lungo nell’ombra di Telecom Italia, attraverso la quale vendeva i primi dispositivi digitali per le telecomunicazioni. Seguendo lo sviluppo tecnologico, dall’Isdn degli ’80 all’xDsl e alla fibra ottica di oggi, passando per Atm e Frame Relay, la casa italiana ha allargato i propri orizzonti stringendo accordi con altri service provider e partner. Attualmente, la società opera con oltre 40 operatori di Tlc e vanta una presenza, con sedi proprie o partnership di rappresentanza, in più di 60 paesi nel mondo. Con questa struttura, Aethra ha raggiunto nel 2003 un fatturato di 76 milioni di euro, con un aumento del 5% rispetto all’anno precedente.


La crescente diffusione della larga banda colora di rosa le prospettive dell’azienda anconetana, in particolare nel settore della videocomunicazione che le ricerche di mercato danno in espansione e dove Aethra è leader in Italia con il 75% (secondo dati diffusi dalla stessa azienda) e quarta nel mondo, dietro Polycom, Tandberg e Sony (fonte Wainhouse Research).


Ricordando che l’azienda di cui è vice presidente opera nel video da oltre 15 anni, Roberto Giamagli, responsabile Multimedia Marketing e Sales, ha affermato: “Dall’anno scorso abbiamo ormai una linea completa di dispositivi che iniziamo a vendere anche attraverso nuovi partner per essere più vicini all’utente finale. Con alcuni di questi, i classici major account, lavoriamo direttamente per sperimentare nuove soluzioni e accrescere la ricerca e sviluppo”. A detta del manager, inoltre, la collaborazione con la Consip ha permesso ad Aethra di comprendere meglio come la Pubblica amministrazione può utilizzare la videocomunicazione. “Del resto – ha spiegato Giamagli – comprendere come la tecnologia possa aggiungere valore è il punto di forza di un’azienda tecnologica”. Azienda che investe circa il 16% del proprio fatturato in R&D e partecipa a numerosi progetti di ricerca a livello europeo e internazionale.

Dove porta la convergenza


Anche grazie alle caratteristiche del proprio modello di business, la società si trova in una posizione privilegiata per comprendere le macro tendenze del mercato delle reti. Everardo Serafini, Telecom Business Development director, ha dichiarato: “Noi siamo uno dei principali protagonisti del mercato Isdn, che, per quanto in flessione, è ancora molto forte sia in Italia sia in altri paesi europei. Gli ex monopolisti fanno ancora il grosso del fatturato sulla tecnologia Tdm (Time division multiplexing – ndr) e, con l’eccezione di Telecom Italia e la spagnola Telefonica, aspettano a migrare le proprie infrastrutture, poiché mantengono una posizione dominante”.


Aethra vanta oltre 5 milioni di terminazioni Isdn installate, “un successo che è dovuto in massima parte all’elevata disponibilità a personalizzare il prodotto – ha affermato Serafini -. Abbiamo da sempre lavorato a stretto contatto con i carrier per adattare gli apparati alle loro esigenze”. Lo stesso percorso si sta delineando nel Dsl, soprattutto in ambito business, dove le esigenze di customizzazione sono più elevate e dove spingono Shdsl (Symmetric high bit rate Dsl), che per le caratteristiche di bidirezionalità è più indicato ad applicazioni aziendali. Il vero problema è capire in che direzione si svilupperà il mercato. Ha, infatti, dichiarato il manager: “La convergenza di voce e dati su Dsl è una grossa scommessa. Se prevarrà un’architettura con Cpe (Customer premises equipment, la terminazione che l’operatore installa in casa dell’utente – ndr) “stupida” e l’intelligenza interna al terminale, per esempio il telefono Ip, allora risulteranno avvantaggiate le aziende asiatiche, perché la competizione si sposta sui volumi e il prezzo. Se, invece, la gestione della telefonia VoIp rimane all’interno della Cpe, sarà più importante la nostra capacità di fornire valore aggiunto all’operatore”.


In ogni caso, Aethra è pronta allo sviluppo del mercato, che a breve sarà comunque caratterizzato da una fase di migrazione. “La base d’installato non è trascurabile e il passaggio a nuove tecnologie può occupare una finestra temporale anche abbastanza lunga – ha spiegato Serafini -. Anche per questo stiamo assistendo a una crescita della domanda di dispositivi integrati di accesso Iad (Integrated access device – ndr), che mettono insieme diversi servizi convergenti”. Un successo guidato dalla possibilità di salvaguardare investimenti precedenti degli utenti, come per esempio in Frame Relay, è dei carrier che semplificano l’architettura facendo convergere gli accessi sul Dslam (Dsl access multiplexer).


Questa tendenza sembra favorire il disegno di una Cpe che mantiene l’intelligenza. Del resto per l’operatore, che controlla tale dispositivo direttamente collegato alle proprie centrali, è un vantaggio.

Video in primo piano


Anche sul fronte della videocomunicazione, la realtà delle reti di trasporto sembra favorire Aethra. Secondo Giamagli, infatti, “la tendenza è l’Ip con un accesso di tipo misto, ma può essere un moltiplicatore a livello di rete locale. A livello di trasporto ha un lungo percorso da compiere, visto che quest’anno si vedono le prime offerte con Mpls (Multi protocol labels switching – ndr), ma ancora non ci sono accordi di interconnessione e la stessa interoperabilità è da provare”.


La società anconetana, stando alle dichiarazioni del manager, già da tre anni ha predisposto la doppia interfaccia sui propri dispositivi rendendoli pronti a Ip, “ma se si cerca la qualità televisiva, il video è ancora molto pesante”. Rispetto al passato, però, i costi si stanno abbassando e la stessa Aethra ha disegnato un’offerta che consente di utilizzare sistemi di videocomunicazione a basso costo, ma basati su una piattaforma flessibile, in grado di crescere con le esigenze dell’azienda.


“Lo sforzo – ha specificato Giamagli – è stato anche quello di semplificare il più possibile. Per questo su ogni prodotto è disponibile un’interfaccia Vga, cui anche i meno esperti possono facilmente collegare sistemi video, ma la dotazione consente di salire di livello rapidamente con un po’ di esperienza”.

Cosa riserva il futuro


L’avvento dell’Umts spingerà l’uso del video anche sulle reti fisse, rappresentando anzi un riferimento qualitativo inferiore a quello televisivo che oggi penalizza la videoconferenza. Un ulteriore vantaggio sarà dato dalla larga banda, per la quale, a detta di Giamagli, “la videcomunicazione rappresenta senz’altro un’applicazione a valore aggiunto”. Per quanto riguarda il networking, Aethra vede ovviamente una crescita del Dsl, che nel 2002 rappresentava circa il 3-4% del fatturato relativo all’accesso, nel 2003 è arrivato al 20% e nel 2004 sarà probabilmente il 40%, secondo quanto dichiarato da Serafini. Questi ha però specificato che “il futuro sarà caratterizzato dalle Virtual private network e non a caso già oggi i nostri dispositivi dispongono di una porta Ethernet sul lato utente”. In questo scenario si affermano Cpe che, all’atto pratico, sono dei router. Aethra ne sta sviluppando con architetture integrate che combinano, tra l’altro, le tecnologie wireless Wi-Fi (802.11b e g).


La società italiana, inoltre, sta studiando apparati che integrano nella terminazione servizi triple play (voce, video e dati) e un’interessante utilizzo della tecnologia Dect. In questa direzione, in particolare, sta spingendo l’Etsi (l’Istituto Europeo per la Standardizzazione nelle Telecomunicazioni) che ha appena definito specifiche per il trasporto di messaggi Sms e Mms su Dect. Sono le prime avvisaglie della “guerra” che si scatenerà tra gli incumbent di telefonia fissa e gli operatori di fonia mobile.

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