La vision di Idc

La virtualizzazione continua a essere uno dei temi che attirano l’attenzione tanto dei Cio quanto dei vendor e dei service provider. Il livello di attenzione che ciascuno di essi ha posto nel corso dei mesi scorsi non è calato a causa della difficile s …

La virtualizzazione continua a essere uno dei temi che attirano l’attenzione tanto dei Cio quanto dei vendor e dei service provider. Il livello di attenzione che ciascuno di essi ha posto nel corso dei mesi scorsi non è calato a causa della difficile situazione congiunturale, ma anzi la crisi ha aumentato l’interesse di tutti verso questo tema.

I processi di virtualizzazione – che si accompagnano sempre e imprescindibilmente a quelli di consolidamento – continuano a generare interesse da parte degli It manager, che in un periodo di controllo di costi e tagli di budget, vedono nell’adozione di tali soluzioni la possibilità di razionalizzare l’infrastruttura It, rendendola più flessibile alle esigenze di business e meno “costosa” non solo per l’investimento in hardware, software e servizi ma anche per il contenimento dei costi di power&cooling.

Cio survey 2009

Il grande interesse per la virtualizzazione è anche testimoniato dai risultati di una survey condotta da Idc su un campione di 105 responsabili It di imprese pubbliche e private di medio grandi dimensioni, cioè con un numero di addetti superiore a 250. I risultati evidenziano, infatti, che oltre il 60% del campione ha già investito (o ha già pianificato di investire per il 2009) in una soluzione di virtualizzazione all’interno della propria azienda.

Interessante, a questo punto, è analizzare in che fase di adozione queste aziende si trovino. Idc identifica, a tal proposito, quattro fasi distinte di adozione che conducono alla fase più evoluta della virtualizzazione e che possono così essere sintetizzate: Frammentata (la virtualizzazione è in fase sperimentale di testing, non è ancora entrata a far parte dei processi e delle procedure It formali); Tattica (la virtualizzazione viene implementata anche all’interno dell’ambiente produttivo ed è visibile alle linee di business); Proattiva (la virtualizzazione è adottata trasversalmente su tutti i sistemi It); Dinamica (la virtualizzazione diventa la pietra angolare dell’infrastruttura It e il punto di partenza verso la sua ulteriore evoluzione costituita dal cloud computing). In linea con le aspettative, considerando che il campione è di medio grandi dimensioni, i risultati della survey mostrano un posizionamento abbastanza buono della maggior parte delle aziende intervistate all’interno della “roadmap” della virtualizzazione.

Numerose imprese sono in una fase embrionale, in quanto affermano che i progetti in corso sono per lo più legati al consolidamento e la virtualizzazione dei server. Queste realtà, che si trovano all’interno di quella che precedentemente abbiamo definito la fase tattica, dimostrano comunque di aver superato la fase di testing e di aver quindi compreso e valutato positivamente il valore aggiunto che la virtualizzazione può apportare non solo alla gestione dell’infrastruttura It ma anche al business. I dati raccolti permettono di intravedere un percorso di maturazione verso gli stadi più avanzati della “roadmap”, anche se allo stato attuale, a eccezione di alcune imprese di medie dimensioni particolarmente attive, le fasi proattiva e dinamica sono ancora appannaggio delle imprese di più grandi dimensioni con più di 500 addetti. Per le aziende che si trovano in questa fase siamo in presenza di applicazioni mission-critical che “girano” su macchine virtuali. Queste stesse imprese affermano di essere in procinto di valutare l’estensione della virtualizzazione a tutte le applicazioni e i database aziendali. Le aziende intervistate, pur affermando nel complesso di non avere riscontrato particolari criticità nel processo di implementazione della virtualizzazione rispetto alle aspettative iniziali, sottolineano come le problematiche principali incontrate siano legate innanzitutto alla percezione da parte dei business manager che la virtualizzazione sia ancora poco sicura, seguita dalla mancanza di personale con competenze tecniche adeguate alla gestione degli ambienti virtuali. Nel complesso, dalle analisi condotte da Idc in questi ultimi mesi emerge come la virtualizzazione non sia solo un fenomeno di moda, ma una soluzione cui anche le imprese italiane stanno guardando tanto per affrontare il taglio degli investimenti It, quanto per rispondere in maniera più dinamica alle esigenze di supporto del business.

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