La virtualizzazione dello storage si laurea alla Normale

Pubblica istruzione / L’istituto pisano ha centralizzato lo spazio su disco senza impatti negativi sulle prestazioni

Per migliorare la sicurezza dei dati attraverso la creazione di una Storage
area network, distribuita su due palazzi, con meccanismi di fault tolerance
e disaster recovery, la Scuola Normale Superiore di Pisa (istituto di formazione
e ricerca fondato da Napoleone nel 1810 come succursale dell’Ecole Normale
Superiore di Parigi) ha proceduto alla centralizzazione dello spazio su disco,
adottando il software Sanmelody di DataCore.
Il progetto di virtualizzazione dello storage rientra nella politica di scelte
modulari che il Centro di calcolo della Scuola, vale a dire la struttura che
acquisisce, organizza e gestisce le risorse informatiche e fornisce servizi
e supporto tecnico alle attività informatiche per la ricerca, la didattica,
l’automazione amministrativa e la biblioteca, ha intrapreso, a partire
dal 2001, per ottimizzare sia gli impegni finanziari che le risorse umane.

È in quest’ottica che si configurano gli attuali servizi offerti
e il parco macchine del Centro che, con la collaborazione di Magirus (distributore
del prodotto), ha sviluppato la soluzione su un server Windows 2003 con due
interfacce Scsi e due Gigabit Ethernet. Caratterizzato da molteplici attività
informatiche, delle quali mantiene una gestione centralizzata, il centro ha
combinato un primo rack di dischi compatibili con la tecnologia Sata (con interfaccia
iScsi, per un totale di 22,5 Tb) con un secondo di dischi Scsi già presenti,
con altri 8 Tb. A questi si aggiungerà in futuro un terzo rack, attualmente
nella struttura, con 7 altri Tb.

Il software adottato ha il compito di integrare l’ infrastruttura di
storage, mettendo a disposizione dei server presenti all’interno della
scuola lo spazio necessario per avere, grazie alle funzioni di mirroring del
sistema operativo, più copie dei dati fondamentali in varie sedi. Inoltre,
in caso di guasto sarà possibile riassegnare lo spazio su disco a un
altro server connesso alla San e realizzare servizi di cluster su più
punti.
«Le nostre esigenze di affidabilità, caratteristica indispensabile
per tutti i progetti di centralizzazione delle risorse del servizio, sono state
soddisfatte
– afferma Mariano Mirra, responsabile dell’Area pc all’interno
del Centro di Calcolo -. In particolare, abbiamo potuto riutilizzare dello
storage già presente nell’infrastruttura, con un significativo
vantaggio per il costo ma senza impatti negativi sulle prestazioni
».

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