La via britannica al VoIp

La chiave per diffondere il Voice-over-Ip nelle aziende è quella della “portability”: stesso numero e prefisso in uso. Determinante l’azione dell’authority Ofcom.

7 settembre 2004

Potrebbe esserci una via inglese alla definitiva affermazione e popolarizzazione del Voice-over-Ip in ambito aziendale.


Fattore sbloccante, come osservano da più parti, infatti, sarebbe la recente decisione dell’Ofcom (Office of Communications), ente britannico assimilabile alla nostra authority per le Tlc, che ha stabilito che i service provider possono assegnare numeri geografici (cioè con i prefissi di area) ai clienti che utilizzano installazioni VoIp.


In pratica, hanno delega di concessione, ovvero possono, e di molto, snellire la procedura di implementazione di una struttura basata su VoIp.


La qual cosa, secondo fonti inglesi, come l’Itspa (Internet telephony service provider association) avrebbe, da subito un effetto liberatorio e liberizzatore, di fatto alimentante la concorrenza, ergo il mercato, indi la diffusione della tecnologia VoIp presso le aziende.


L’azione dell’Ofcom, infatti, dovrebbe rendere più facile alle aziende passare dall’esistente provider di Tlc a uno che fornisce servizi VoIp, mantenendo il proprio numero telefonico.


Della cosiddetta “number portability” si tratta, quindi. Fattore banale, se vogliamo, ma, stando ai commenti inglesi, sbloccante la cortina di renitenza che ancora dominerebbe sul mondo enterprise d’Oltremanica (attitudine che emerge da una ricerca di Inclarity, operatore inglese, che stabilisce che l’85% degli utenti business è stato frenato al passaggio al VoIp proprio dall’impossibilità di mantenere il numero locale).


Parallelamente, l’Ofcom ha anche creato, per chi non intende avvalersi di tale vantaggio, ma vuole costruire una struttura VoIp parallela, uno speciale prefisso, lo 056.

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