Parola di Ssa Global che, dopo l’acquisizione di Baan rafforza il concetto. Tuttavia, entro il 2006, la società prevede di concentrare le proposte per l’industria nelle sole soluzioni, per processo e per produzione discreta, capaci, comunque, di recepire le esigenze dei diversi comparti.
Se l’attenzione verso i software Erp è sempre stata catalizzata dalle funzionalità o dalla tecnologia tipiche delle varie suite, tra le caratteristiche determinanti al fine della scelta, la solidità del fornitore riveste sempre più spesso un ruolo primario. Ed è stato a partire da tale concetto che la statunitense Ssa Global ha iniziato, come espresso da Emilio Magni, direttore marketing per l’Europa Sud ed Est, una campagna acquisti che, partita da Baan, non pare destinata a concludersi. Chiusa la prima tappa di questo percorso (rappresentata dalla fusione legale e a livello operativo con la casa olandese), si comincia a parlare di integrazione: a livello societario (in Italia la realtà unica è composta da una settantina di persone) e di software, con un occhio di riguardo alle attese dei clienti.
Una somma di funzionalità
Il nocciolo della questione sta nel fatto che Ssa è in cerca di soluzioni complementari alla propria (Bpcs), destinata alle aziende di processo, al fine di proporsi come leader nel mid market. Baan, da par suo, ha portato in dote un software che sposa le esigenze delle imprese a produzione discreta. E le due offerte non sono destinate, perlomeno non in tempi imminenti, a compenetrarsi bensì a mantenersi distinte, tenendo conto di due aspetti. La filosofia aziendale, infatti, è quella di fornire nuove funzionalità ma, al contempo, di mantenere in vita tutte le linee di prodotto attualmente esistenti, senza imporre ai quasi 17mila clienti al mondo una migrazione della base di installato per stare al passo con la tecnologia. Secondariamente, i software (oltre ai citati, la società vanta a portafoglio Max+, Kbm, ManMan e altri ancora) provenienti dal centro di sviluppo seguono un piano a medio termine, in base al quale, entro il 2005/2006 confluiranno in due uniche soluzioni distinte.
“L’obiettivo finale è quello di poter disporre di un Erp process e di un Erp discreto – ha proseguito Magni -. Un’integrazione immediata rappresenterebbe uno sforzo per noi e una mossa non apprezzata dai clienti, come ci hanno dimostrato i risultati di una survey sulle attese del mercato in termini di sviluppo applicativo”.
La specificità nel cuore
Le release che saranno proposte in questo lasso di tempo si indirizzeranno in modo progressivo alla convergenza annunciata, pur continuando a rappresentare il mercato industriale in varie sfaccettature, con regole specifiche per ogni comparto. Il paniere di Ssa Global prevede, infatti, quindici tipologie merceologiche, per ognuna delle quali è stata creata una soluzione formata da Erp e add on, cui si aggiungono le proposte in ambito Crm, supply chain e Plm. La società non ha ancora comunicato quali saranno gli aspetti salienti dei due “highlander” anche perché ulteriori acquisizioni potrebbero influenzarne le caratteristiche. Il punto di partenza potrebbe essere il lancio di Ssa Baan 6 che, atteso per lo scorso autunno, è stato fatto slittare alla prossima estate “al fine di garantire non un prodotto generico, bensì una soluzione capace di ampie verticalizzazioni, che potrà essere personalizzata non solo per l’industria aeronautica ed elettronica – ha ribadito Magni –. Le imprese lavorano in modo differente a seconda del comparto d’attività e il sistema informativo non può ignorare queste particolarità”.
Un discorso a parte meritano i servizi che assumono connotazioni diverse a seconda che, in modo trasversale, si parli di aziende di fascia alta (nel qual caso si propongono anche interventi legati all’implementazione del prodotto) o di Pmi, con le quali il rapporto si concretizza tramite partner, che dovranno investire nella certificazione.