La versione di Bailey

Con la stessa vena provocatoria di Mordechai Richler, c’è chi si oppone alle leggi costituenti dell’It.

Un interessante dibattito sui postulati.
Inutili chiamarli leggi.

Perchè queste sono sottoposte a discussione, in senso euclideo del termine:
ipotesi, dimostrazione-discussione, tesi e via andare. Nell’It quelle che
vengono chiamate leggi, invece, non sono né smentibili e tantomeno emendabili.

Prendiamo quella di Moore, su cui Intel ci ha costruito le proprie fortune e
che dice che in un anno e mezzo la potenza di un processore raddoppia.
Si
duplicano i transistor e il silicio è contento.
Da questa legge non si
scappa, nemmeno di fronte a cambiamenti epocali nell’utilizzo del mezzo.
Fa
niente che l’uso di un computer non sia più lo stesso di cinque o dieci anni fa.

La legge non si emenda.
E’ conferma di questi giorni.
Passando
lateralmente, sta girando un fantomatico corollario di Bailey.
Lo si fa di
proposito, ricordando quanto era uso dire Carver Meade, che insieme a Lyn
Convay, nel paleolitico dell’informatica (1980) propugnava l’utilizzo di sistemi
Cad per disegnare i chip.
E poi, di riffa e di raffa la cosa successe.

Carver, poi, era uso sostenere che il silicio era gratis.
Un bene
primario insomma.
Bob Bailey, invece, postula che guardando bene le cose, il
silicio non è proprio gratuito, ma che sopra di esso ci si possono fare buoni
affari, convenienti per tutti, anche usando l’opensource.
Il signor Bailey,
per inciso, è il ceo di Pmc-Sierra, azienda americana che fa semiconduttori.

Parlando, pro domo sua, a latere dell’Intel Development Forum, Bailey ha
fatto l’apologia delle forze distruttive presenti in natura, specie in quella
artificio dell’agire umano, definendole come manna per l’evoluzione.
In
questo, l’opensource potrebbe costituire una dinamica sbalestrante anche per il
mercato dei processori.
E per rinforzare il messaggio si è aiutato con un
esempio, il Voice Over Ip.
Il VoIp – ha detto – è una delle
forze maggiormente distruttive dell’It oggi. Pensate quello che è riuscita a
fare ad At&T: l’ha cancellata
“.
Notare, Bailey è un ex-At&T, e
potrebbe anche avere il dente avvelenato, ma non lo sappiamo.
Però, At&T
era l’ultima grande “lucrosa franchigia”, sempre usando le parole di Bailey,
delle Tlc americane, che ormai stava seduta a contare come un vassallo le accise
e i pedaggi.
Al comparir del sole VoIp (e del wireless) e di un modo nuovo e
più libero di telefonare, si è disciolta come neve.
Viene un dubbio: com’è
che Telecom si è ripresa Tim?

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