La veloce crescita di Omnitel

Nel 1997 Omnitel si è confermata come l’azienda che cresce più velocemen te in Italia e in Europa. Il fatturato è più che raddoppiato, passando da 7 49 miliardi del ’96 a 1.835 miliardi, mentre la base clienti si è am …

Nel 1997 Omnitel si è confermata come l’azienda che cresce più velocemen
te
in Italia e in Europa. Il fatturato è più che raddoppiato, passando da 7
49
miliardi del ’96 a 1.835 miliardi, mentre la base clienti si è ampliata da
713 mila a 2 milioni e mezzo. A marzo di quest’anno è stata poi superata l
a
quota dei 3 milioni. "Ma il risultato più significativo – ha
sottolineato l’amministratore delegato Silvio Scaglia – è stato il
raggiungimento del punto di pareggio nel secondo semestre dell’anno, che si
è chiuso in utile. Il periodo di start-up della società si può quindi
considerare concluso"
. Mentre nel primo trimestre la società ha fatt
o
registrare una perdita di 172 miliardi, nella seconda metà dell’anno si
è
evidenziato, per la prima volta, un risultato positivo di 32 miliardi.
Il piano di investimenti non ha subito battute d’arresto, con una spesa
annua di 700 miliardi e l’installazione di oltre 900 stazioni radio base.
La copertura del territorio a marzo di quest’anno ha raggiunto l’85%. Per
il prossimo anno l’azienda si attende un fatturato ancora raddoppiato, un
utile significativo e il superamento della soglia di 4 milioni di clienti.
Scaglia ha inoltre annunciato che il 6 aprile verrà lanciato un nuovo tipo
di offerta, basata su un abbonamento costruibile su misura, che
rappresenta, secondo Omnitel, la risposta alla richiesta di maggiore
chiarezza da parte dei clienti.
Resta per il momento in stand by il progetto di telefonia su Internet, già
tecnicamente pronto, dal momento che "non ci sono motivazioni
commerciali per lanciarlo"
. Già oggi, infatti, Omnitel offre con
tecnologie tradizionali le chiamate long distance a 395 lire al minuto.
Il numero uno della società ha inoltre rinnovato le sue aspettative in
merito alla riduzione, entro breve, dei costi di interconnessione con la
rete fissa di Telecom Italia, con retroattività al primo gennaio ’98.
"Nel ’97 abbiamo versato a Telecom il 25% dei ricavi – ha detto
-. Nei paesi "normali", tale percentuale è compresa fra il 4 e il
10"
.

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