La Ue divisa sul controllo di mail e telefonate

La proposta britannica raccoglie l’adesione di Irlanda, Francia e Svezia ma lascia freddi gli altri Paesi

La Ue si divide sull’archiviazione delle comunicazioni elettroniche e telefoniche. La proposta britannica, avanzata in seguito agli attentati di Londra, prevede che per un anno siano conservate mail e i tabulati telefonici per favorire le indagini in caso di azioni terroristiche. La questione, che sarà dibattuta mercoledì prossimo nel consiglio straordinario dei ministri degli interni conta sul parere favorevole oltre che del governo di Tony Blair anche di Irlanda, Francia e Svezia. Oltre che relativamente al merito del progetto le divisioni fra i Paesi membri riguardano anche lo strumento giuridico da adottare. La Gran Bretagna punta su una decisione quadro che non prevede il coinvolgimento decisionale del Parlamento europeo e non contempla la possibilità di ricorrere a procedure d’infrazione contro i paesi inadempienti.
Diverso il parere della Commissione che, non prima dell’estate,
pensa a una proposta che regoli la materia con il coinvolgimento del Parlamento europeo tramite una direttiva. In questo caso, tra l’altro, può essere avviata una procedura d’infrazione contro il Paese che non si adegua.

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