La Ue aiuta le imprese a cogliere le opportunità dei mercati emergenti

La Commissione europea si sta impegnagnando per favorire la penetrazione delle Pmi europee in Africa, America Latina e Asia. Le conoscenze acquisite aiuteranno le piccole e medie imprese a investire sulla crescita.

Nel
tentativo di aiutare le aziende europee a penetrare nei mercati esteri, la
Commissione europea sta organizzando missioni in diversi paesi con economie in
rapida crescita. Il vicepresidente della Commissione, Antonio Tajani,
responsabile per l’industria e l’imprenditoria, e Daniel Calleja Crespo,
direttore generale della DG Imprese e industria, nonché inviato delle Pmi
europee, stanno attualmente visitando regioni in crescita in tutto il mondo,
per aiutare le imprese dell’Ue a trarre maggiori vantaggi dai cosiddetti
“mercati emergenti”, in luoghi come la Cina, il sud-est asiatico e l’America
Latina.

Con la
partecipazione di quasi 50 rappresentanti di imprese e associazioni industriali
europee, le visite hanno lo scopo di aiutare le aziende e le Pmi a
internazionalizzare le proprie attività e a rafforzare la cooperazione in aree
quali l’innovazione industriale, le tecnologie fondamentali, il turismo, lo
spazio e l’accesso alle materie prime.

I casi
tipici di problematiche discusse durante le visite comprendono il rafforzamento
della cooperazione princiaplmente nelle nelle seguenti cinque aree.

Riduzione
degli oneri amministrativi attraverso una cooperazione più stretta
. La Ce è determinata
a migliorare l’ambiente commerciale, promuovere l’imprenditorialità e aiutare i
paesi partner e le Pmi europee a crescere, lavorare insieme e competere
nell’economia globale. Tale cooperazione è volta ad identificare quelli che
sono i principali ostacoli per le piccole e emdie imprese nel contesto normativo e amministrativo e
a trovare soluzioni idonee per superarli.

Eliminazione degli ostacoli tecnici al commercio. Eliminando
le barriere tecniche agli scambi, la standardizzazione migliora le relazioni economiche,
scientifiche e tecniche e garantisce la compatibilità e l’interoperabilità dei
prodotti. Per il raggiungimento di questi obiettivi è necessario:

  • instaurare il dialogo e lo
    scambio periodico di informazioni sulle iniziative di ciascuna parte in termini
    di standardizzazione;
  • migliorare la continuità,
    l’efficienza e l’efficacia di questo dialogo, in particolare coinvolgendo
    tutti i soggetti interessati;
  • scambiare buone pratiche di
    standardizzazione tra l’Ue, le autorità statali partner e le parti coinvolte.

Le
discussioni hanno già portato a risultati concreti, per esempio al successo del
portale web sugli standard Ue-Cina o la piattaforma Cesip. Inoltre, sono in fase
di discussione possibilità di rafforzamento della cooperazione in materia di
diritti di proprietà intellettuale (Dpi).

Fornitura di
materie prime ai settori a valle
. L’Ue e i
Paesi con economie emergenti dovrebbero cercare di fornire una risposta globale
alle domande riguardanti l’approvvigionamento di materie prime per i settori a
valle. Dovrebbero inoltre collaborare per garantire la sostenibilità e la
competitività a lungo termine del settore della fosforite – fattori
irrinunciabili, considerato l’uso della fosforite come materiale in entrata per
la produzione di additivi per alimenti e mangimi e di fertilizzanti. Ciò
dovrebbe contribuire a limitare i rischi per la salute umana e per l’ambiente.

Collaborazione in materia di politica del turismo per contribuire a stabilire
meccanismi di consultazione volti a favorire la cooperazione e la comprensione
comune delle problematiche del settore. Questo, ipotizza la Ue, si potrebbe realizzare
attraverso un dialogo regolare fra i funzionari di alto livello e tramite lo
scambio di buone pratiche su temi d’interesse comune, come la creazione di
occupazione specifica per il settore, lo sviluppo sostenibile e il
rafforzamento delle conoscenze socio-economich

Cooperazione
in materia di servizi di potenziamento satellitare
. In tal senso i diversi
programmi spaziali dell’Ue, tra cui il sistema di navigazione satellitare
Galileo, il programma Gmes per l’ambiente e la sicurezza e il sistema di
potenziamento satellitare Egnos, offrono anche possibilità di rafforzamento della
cooperazione con i Paesi partner.

Per poter
esplorare e cogliere queste possibilità, il vicepresidente Tajani ha presieduto
una delegazione di imprenditori europei che hanno visitato Messico e Colombia
nel maggio 2012. Successivamente, nel mese di dicembre 2012, Tajani è andato in
Marocco e Tunisia e nel 2013 si recherà in Perù, Cile, Cina, India e Russia.

Nel 2013,
l’inviato per le Pmi, Daniel Calleja, svilupperà ulteriormente e approfondirà
gli accordi presi dal vicepresidente Tajani durante le recenti “Missioni per la
crescita”, in particolare visitando nuo

Il risultato
concreto di una “Missione per la crescita” del 2012 è stata la collaborazione
tra un’azienda franco-tedesca e il Cile. Ora l’azienda europea sta distribuendo
le sue stazioni di energia fotovoltaica ad alta efficienza, oltre il doppio
rispetto agli attuali modelli asiatici, nel settore minerario cileno,
sfruttando così l’abbondante luce solare del Paese. La prima centrale ad
energia solare della nazione, situata nella miniera El Tesoro nel Cile
settentrionale, ha iniziato la fornitura di elettricità a gennaio 2013.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome