La Tv in Italia sarà sempre più a pagamento

I ricavi delle offerte pay, segnala una ricerca dell’e-Media Institute, cresceranno a un tasso annuale del 9,8%

Nel 2012 i ricavi da pagamento diretto degli utenti (servizi di pay-tv) sorpasseranno quelli da inserzioni pubblicitarie, mentre circa il 50% della popolazione acquisterà un qualche servizio di Tv a pagamento. Lo prevede una ricerca sul mercato televisivo italiano effettuata da e-Media Institute. Mentre le entrate da inserzioni commerciali cresceranno a ritmi contenuti anche dopo la forte contrazione del 2009, i ricavi derivanti dalle offerte a pagamento (pagamento diretto per abbonamenti e servizi PPV / VoD) aumenteranno a un tasso medio annuo del 9,8%, per arrivare a raggiungere i 3,8 miliardi di euro al 2012. La piattaforma satellitare dominerà il mercato, seguita dalle offerte veicolate su digitale terrestre, che dovrebbero raggiungere circa 4,5 milioni di utenti alla fine del 2012.

Delicato ma sfidante il ruolo dell’Iptv, che potrebbe uscire dal lungo periodo di stagnazione e trovare un ruolo come piattaforma di integrazione fra la Tv gratuita (Free to Air) e la Tv a pagamento. Tuttavia per il 2009 non sembrano esserci prospettive per un decollo rapido del mercato. Includendo anche i servizi di pay per view e quelli di video on demand, in Italia si contano attualmente circa 400 canali di Tv digitale, di cui circa 180 inclusi nelle offerte a pagamento e 220 ricevibili in chiaro. Le reti generaliste, quelle di sport e di intrattenimento (prevalentemente film / fiction) sono le più numerose, mentre si registra un forte incremento dei canali dedicati ai pubblici più giovani e una riduzione dei canali per adulti offerti gratuitamente via satellite. In totale, i canali offerti a pagamento sono appunto, per la precisione,179, mentre quelli in chiaro 219 (il 55% del totale).

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