La tecnologia delle relazioni secondo Ncr

La missione di Ncr, nata dall’acronimo National cash register, e che vanta oltre un secolo di esperienza nel settore delle transazioni commerciali (produsse il primo registratore di cassa della storia negli Usa di fine ‘800), è stata ridefinita …

La missione di Ncr, nata dall’acronimo National cash register, e che
vanta oltre un secolo di esperienza nel settore delle transazioni
commerciali (produsse il primo registratore di cassa della storia
negli Usa di fine ‘800), è stata ridefinita recentemente secondo le
linee guida che ha recentemente tracciato Werner Suelzer, vice
presidente di Teradata per EMEA (Europe, Middle East, Africa): "La
capacità di trasformare i dati e le transazioni in relazioni: questo
è il nostro business, è quello che facciamo e è quello che abbiamo
sempre fatto"
.
In particolare, in un mondo sempre più dominato dall’eCommerce e
dalle informazioni, Ncr ha deciso di sviluppare il proprio business
nel settore delle applicazioni Crm (Customer relationship
management), affidate alla business unit Teradata, in stretta
cooperazione con le altre due BU, Retail e Financial, e con il
supporto di Wcs (Worldwide customer services), l’organizzazione
trasversale di servizi della stessa Ncr.
La divisione Teradata, a livello mondiale, ha la leadership di
mercato per quanto riguarda i data warehouse di fascia alta,
tipicamente utilizzati nella grande distribuzione, laddove è
necessario memorizzare e elaborare velocemente milioni di dati.
Attualmente, Teradata ha installato quasi mille soluzioni, di cui
oltre 220 data warehouse da 1 Terabyte in su; il fatturato, nel 1999
ha raggiunto gli 1,5 miliardi di dollari, con oltre 3.700 dipendenti
nel mondo.
Le soluzioni di Teradata si muovono secondo due filoni principali: il
Crm analitico (ovvero, il data warehousing propriamente detto) e il
Crm collaborativo (detto anche "customer interaction", interazione
con il cliente). "Lo scopo di Ncr Teradata è quello di creare
conoscenza che consenta di far crescere in modo profittevole le
aziende
– spiega Suelzer – in pratica, si tratta di stabilire
dei processi che consentano ai clienti di ottenere la massima
visibilità, e quindi capacità di controllo, possibile sul proprio
business"
. Gli strumenti offerti da Teradata per ottenere questi
risultati sono essenzialmente basati su soluzioni, servizi
professionali e soluzioni verticalizzate per settori specifici di
mercato, dalle telecomunicazioni al finance, dall’energia al retail.
In Europa, Teradata vanta oltre 170 clienti attivi, 450 addetti ai
servizi professionali e clienti con più di 35 Terabyte gestiti. La
crescita del fatturato è misurabile a due cifre. Tra i clienti più
significativi, merita ricordare Metro (la grande catena di
distribuzione tedesca), Telecom Italia, France Telecom, Lufthansa,
Air France, British Airways, Visa, Barclays, Axa assicurazioni.
Un recente studio di Meta Group, condotto su un campione di aziende
americane, ha dimostrato come circa il 60% degli interpellati abbia
avviato o perlomeno pianificato un progetto di Crm nell’anno in corso
(2000). La situazione in Italia è piuttosto differente: "Mentre
quasi tutte le aziende vantano il proprio orientamento al cliente,
sono in poche quelle che lo sono realmente
– spiega Osvaldo Re,
amministratore delegato di Ncr Italia e country leader di Teradata -.
Tanto che ben i 3/4 delle aziende italiane non hanno ancora
iniziato a sviluppare un programma Crm, anche perché non ne
percepiscono il reale valore"
. Ciononostante, dal 1997 a oggi
sono stati lanciati oltre 30 progetti nei settori più diversi, con 3
progetti nelle prime quattro aziende Tlc, 7 progetti nella Gdo
(Grande distribuzione organizzata), 15 installazioni in area finance
(banche, istituzioni finanziarie, credito al consumo), oltre a Poste
Italiane, 5 installazioni nell’industria e 4 nella pubblica
amministrazione e nelle utilities.

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