La “sporca cinquina”: i provider che ospitano il maggior numero di siti pericolosi

Un’analisi effettuata su 50.000 siti Web. Al primo posto una società americana con quasi 11.000 siti maligni ospitati.

StopBadware.org, organizzazione nata con l’obiettivo di frenare la diffusione
di componenti software pericolosi (lanciata da Google con il supporto di Sun
e Lenovo in qualità di sponsor), ha identificato i cinque provider Internet
a livello mondiale che ospita la maggior parte dei siti web "maligni"
che veicolano cioè malware od altri componenti software dannosi. Le conclusioni
dell’indagine si basano su un’analisi effettuata su più di 50.000 siti
web.

Secondo John Palfrey, codirettore di StopBadware.org, la ricerca mostra come
alcuni provider Internet ospitino evidentemente anche siti web che presentano
vulnerabilità di sicurezza, spesso sfruttate da parte di chi veicola
malware. Uno scenario molto comune è, ad esempio, lo sfruttamento di
vulnerabilità relative a piattaforme di content management (CMS) opensource
non opportunamente "patchate" dagli utenti, a pannelli di amministrazione
o ad altri sistemi a sorgente aperto che diventano spesso preda preferita di
malintenzionati.

L’analisi condotta da StopBadware.org vuole sensibilizzare al problema sicurezza
non solo gli utenti ma anche i provider stessi che, secondo quanto dichiarato
dagli autori della ricerca, potrebbero ricordare ai propri clienti di aggiornare
le piattaforme software utilizzate e di scegliere password complesse, difficili
da violare.

Per la cronaca, il provider che si è guadagnato la maglia nera è
iPowerWeb una società statunitense – con quasi 11.000 siti web "maligni"
ospitati -. Poi, molto più distanziati, Layered Technologies, ThePlanet.com
Internet Services e Internap Network Services. Il primo provider cinese, presente
in questa classifica negativa, è al quinto posto. Maggiori dettagli sullo
studio di StopBadware.org, sono disponibili in questa pagina.

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