La sirena degli Ultrabook

Per chi suona la sirena degli Ultrabook? Dalle esigenze dei vendor al bisogno del consumatore, il passaggio è davvero diretto?

Il trionfo degli Ultrabook.
Così titolavano gli osservatori alla vigilia dell’apertura del Ces di Las Vegas.
Il trionfo degli Ultrabook.
Così continuano a titolare ora che sull’evento statunitense cala il sipario.
Con qualche chiosa che sa di dejà vu.
”Se avete appena comprato un pc – è capitato di leggere sappiate che è già vecchio”.
Lo si diceva già quindici anni fa, quando forse pc e commodity non andavano di pari passo e quando l’investimento, anche per un utente consumer, richiedeva per lo meno un po’ di pianificazione familiare.

Di certo, chi oggi si è orientato verso l’acquisto di una macchina tradizionale troverà, tra pochi mesi, difficile il confronto con dispositivi che garantiscono leggerezza, accensione istantanea, lunghissima durata della batteria.
Soprattutto se il delta prezzo riuscirà a non essere più così significativo come ancora oggi è.

Il punto, tuttavia, è un altro.
In questo momento il paradigma dell’Ultrabook arriva in tempo utile per dare ossigeno ai produttori di pc.
Orfani dei netbook, la cui era è definitivamente tramontata senza per altro grossi rimpianti da parte di chi ha visto negli anni precedenti diminuire le vendite di macchine in configurazione “full” a favore di dispositivi meno performanti, dal prezzo minimo e dalla redditività ridotta all’osso, i produttori di pc hanno bisogno di strade nuove.

Sul fronte dei tablet nessuno è riuscito fino a costruire una credibile alternativa all’iPad e quel che è accaduto nel periodo natalizio negli Stati Uniti lascia presagire che il vero competitor di Apple possa essere solo Amazon o chiunque sia in grado di muoversi secondo le stesso business model.

Meglio allora giocare una partita su un terreno più tradizionale e conosciuto.
E l’Ultrabook casca effettivamente a fagiolo.
Tecnologie nuove, form factor nuovo, sistema operativo nuovo.
Ce ne è abbastanza per stuzzicare la curiosità e la fantasia.
Ma considerando che le aziende sono ancora nella fase di adozione di Windows 7, pare chiaro che l’Ultrabook strizzi l’occhio a un altro mercato.
Quello che in tempi di crisi si lascia meno incantare dal canto delle sirene.

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