“La roadmap “”in codice”” delle architetture Intel”

E’ costellata di nomi e nomignoli la pianificazione riguardante le future piattaforme Intel, che definiscono le evoluzioni di rispettive architetture basate su Xeon, Merced e Foster. Innanzitutto, per amor di chiarezza, facciamo un passo indietro, per …

E’ costellata di nomi e nomignoli la pianificazione riguardante le future
piattaforme Intel, che definiscono le evoluzioni di rispettive architetture
basate su Xeon, Merced e Foster. Innanzitutto, per amor di chiarezza,
facciamo un passo indietro, per ricordare cosa indicano queste tre
denominazioni. Xeon è l’attuale piattaforma Intel dei chip per server.
Merced e Foster, invece, rappresentano il futuro, il primo destinato alla
fascia alta dei 64 bit attesa per la metà del 2000; il secondo, indirizzat
o
al segmento desktop, rappresenterà invece l’evoluzione Ia-32 di
Katmai/Pentium III e verrà lanciato verso la fine del prossimo anno.
Entriamo ora nel dettaglio di ciascun segmento, partendo da Mimosa,
l’architettura monoprocessore prevista per la fine del terzo trimestre
dell’anno destinata ai server low-end. Ma sempre nello stesso periodo
dovrebbe vedere la luce la scheda Pine, un sistema dual Cpu, così come le
board Hemlock, che utilizzeranno il chipset 820 con Fsb a 133 Mhz. Andando
verso sistemi di fascia più alta, sarà poi la volta delle piattaforme
Willow e Koa, rispettivamente a due e a quattro vie, entrambe basate sul
chipset 840. La seconda metà del 2000 porterà poi in dote il sistema
monoprocessore Tumbleweed e Juniper, quest’ultimo a due vie, mentre, per la
fascia alta, la board a quattro vie Lion sarà destinata a sistemi "Merced
inside" da circa 20mila dollari. Proseguendo verso l’inizio del 2001, sono
attese due schede per Foster: la due vie Hickory e la Shasta a quattro vie.
Un’ultimo sguardo al settore delle workstation, per il quale gli utenti
potranno scegliere tra Outrigger (matherboard dual processor per Pentium
III) e Brigantine (Xeon a due vie), entrambe basate su chipset 840.

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