La ristrutturazione penalizza Sun

Bene le vendite, in particolare sul fronte low end e x86. Ma le ristrutturazioni portano al rosso.

I primi tre mesi sotto la guida di Jonathan Schwarz hanno rappresentato per Sun Microsystems l’inizio di un profondo processo di ristrutturazione che ha avuto impatti evidenti e pesanti sui conti della trimestrale.

Nel primo trimestre del nuovo esercizio fiscale, infatti, la società ha sì registrato un incremento del 29% nelle vendite, che hanno raggiunto i 3,83 miliardi di dollari, ben al di sopra dei 2,13 miliardi attesi dagli analisti, ma nel contempo ha registrato una perdita di 301 milioni di dollari, pari a 9 cetensimi di perdita per aizone, contro i 50 milioni di utile del pari periodo dell’anno precedente.

La società dichiara oltre 228 milioni di dollari in oneri straordinari legati alla riduzione di organico attuata nel periodo in questione, ai quali si aggiungono altre nove voci di oneri straordinari, senza le quali il trimestre si sarebbe chiuso con un utile di 4 centesimi per azione, al di sopra del centesimo del pari periodo dell’anno precedente.

Nel periodo in esame, la società sottolinea l’andamento particolarmente positivo nell’area dei server x86 e le buone vendite dei server di fascia bassa T1000 e T2000 con cuore UltraSparc T1.

Sun dichiara di aver consegnato oltre 100.000 unità nel trimestre, con un incremento del 14% complessivo. Il solo segmento x86 ha però messo a segno un +53% a circa 30.000 unità.

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