La ristrutturazione di Lotus prende corpo

Dopo le reticenze dell’apertura sull’argomento, Al Zollar, Ceo di Lotus, ha fornito, nel corso di LotuSphere 2001, qualche generica informazione sul piano di ristrutturazione che la propria azienda avvierà nelle prossime settimane. Secondo le an …

Dopo le reticenze dell’apertura sull’argomento, Al Zollar, Ceo di
Lotus, ha fornito, nel corso di LotuSphere 2001, qualche generica
informazione sul piano di ristrutturazione che la propria azienda
avvierà nelle prossime settimane. Secondo le anticipazioni comunicate
ufficialmente, la casa-madre Ibm dovrebbe acquisire un maggior
controllo diretto sulla propria filiale, pur senza arrivare a toccare
il marchio o la guida operativa. Sarebbero attesi anche tagli di
personale, per ridurre le aree di duplicazione oggi esistenti con Big
Blue, in particolare in settori come il marketing, lo sviluppo e le
vendite. Ulteriori dettagli in merito non sono stati rilasciati,
anche se appare probabile qualche taglio d’organico, ad esempio
nell’area dedicata alle previsioni sulle vendite. A chi ha fatto
notare come le ridondanze esistessero già al momento
dell’acquisizione (nel 1995), Steve Mills, senior vice president e
group executive di Ibm Software ha risposto che nei primi anni il
lavoro si è concentrato sull’attacco alla concorrenza nei settori del
messaging e del collaborative computing.
In collaborazione con Ibm e At&T, poi, Lotus ha annunciato un
pacchetto di hardware, software e servizi denominato Asp Enablement
Suite e destinata a supportare l’appena citata categoria di fornitori
di servizi At&T contribuirà con i propri servizi di Web hosting, Ibm
metterà a disposizione i server xSeries, mentre a Lotus toccherà
l’aggiunta della piattaforma di hosting (Solution Pack) e dei servizi.

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