La risposta della Fsf

I pionieri dell’open source hanno reagito all’attacco di Microsoft, affermando che la società di Redmond è colpevole di ignoranza e manovre terroristische finalizzate alla protezione della propria posizione di mercato. Con quest …

I pionieri dell’open source hanno reagito all’attacco di Microsoft, affermando che la società di Redmond è colpevole di ignoranza e manovre terroristische finalizzate alla protezione della propria posizione di mercato. Con queste parole Linus Torvalds, Alan Cox e i vertici della Free Software Foundation hanno replicato agli attacchi di Craig Mundie. Secondo Richard Stallman, presidente della Fsf, il Gpl garantisce il totale rispetto nello sviluppo del software. "Nessuno è forzato a entrare a far parte del gruppo – ha affermato – ma chi aderisce, è assolutamente chiamato a offrire tutta la cooperazione che riceve Altre voci a favore dell’open source sostengono che Microsoft sta dimostrando di essere preoccupata per un rivale che per la prima volta non può comprare o intimidire. Da parte sua, Cox ha risposto al vice presidente di Microsoft sostenendo che il modello open source basato su Gpl non è affatto la causa dei tanti fallimenti dotcom, come affermato da Mundie, quanto la pessima gestione d’impresa. Infine, Torvalds e Cox hanno attaccato la società di Bill Gates sul modello shared source recentemente varato, "una pratica con cui il codice di Windows è distribuito a Oem, Isv e imprese in sola lettura".

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