La ricetta del buon BYOD

Riuscire a bilanciare i benefici dei nuovi approcci tecnologici all’accesso sempre e dovunque ai dati aziendali con le sfide alla sicurezza che questo impone non è un’utopia. In questo white paper tutti i suggerimenti per farlo al meglio.

I rapidi sviluppi della tecnologia mettono dipendenti e consulenti in condizione di adottare nuovi metodi di lavoro. Stiamo già tutti sperimentando i benefici delle ultime tendenze tecnologiche nella nostra vita personale e tutti, ormai, vogliamo estendere questi benefici anche all’ambiente professionale. Nel contesto attuale, poi, tutti ci attendiamo che siano i datori di lavoro a fornirci tutte queste funzionalità abilitanti.

I CIO, in particolare, vogliono una forza lavoro creativa ed efficiente e vedono nuove opportunità di business nel fornire al proprio team le tecnologie che consentiranno ai lavoratori di avere un impatto positivo sulla business line.

Ma a queste opportunità si associano anche e livelli potenzialmente più elevati di complessità IT e nuove sfide di sicurezza. Come fanno le organizzazioni a implementare e supportare i dispositivi che rappresentano il miglior strumento di lavoro per la propria organizzazione? Quali sono le implicazioni di sicurezza che consentono di abilitare ambienti di lavoro flessibili? Come fanno le organizzazioni a gestire in modo efficiente ed economico la quantità crescente di dati consumati, creati e memorizzati su questi dispositivi?
A tutte queste domande risponde questo documento.

Il white paper approfondisce, in particolare, i seguenti argomenti:

• Misurare la produttività dei dipendenti in termini di risultati, non di ore
• I cambiamenti in atto nell’adozione dei dispositivi
• Valore vs regole
• Le tante facce dell’IT manager
• L’innovazione guidata dalla forza lavoro


 













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