La rete e la conoscenza aziendale a supporto del business. Questa è la sintesi più incisiva che si possa fare per descrivere il fine di un Enterprise information portal, se si fosse sprezzanti del rischio di risultare poco esaustivi di fronte a tutti c …
La rete e la conoscenza aziendale a supporto del
business. Questa è la sintesi più incisiva che si possa fare per descrivere
il fine di un Enterprise information portal, se si fosse sprezzanti del
rischio di risultare poco esaustivi di fronte a tutti coloro che sono
attratti dal tema, vuoi per la compartecipazione di Internet, capace di
muovere le attenzioni anche dei più svogliati, vuoi per le implicazioni
pratiche che la realizzazione di un Eip comporta.
Ecco il fine, quindi, di
questo inserto speciale, che si focalizza sul seguente assunto: chi ha la
necessità di dare coerenza agli sforzi fatti in passato sulle strutture di
collegamento aziendale e, nel contempo, non vuole precludersi i canali di
sviluppo che offre Internet, ha di fronte a sé la grande opportunità
dell’enterprise portal.
Una vera soluzione di taglio Eip è tale se ha nel
proprio Dna un paio di geni fondamentali: l’esperienza intranet e un
processo, quantomeno abbozzato, di gestione della conoscenza (Knowledge
management), fosse anche solo un’avanzata implementazione di lavoro di
gruppo (alla Notes o alla Exchange, per capirci).
Che gli Eip siano la
logica e fisiologica evoluzione delle intranet è chiaro a tutti, fornitori
in primis. È sufficiente dare un’occhiata ai nomi delle società storiche del
comparto It che si sono impegnate in un’offerta di portali enterprise (o di
strutture abilitanti) per avere conferme: da Ibm a Microsoft, da Computer
Associates a Sas, da Sun (tramite iPlanet) a Sybase. Esiste anche uno stuolo
di “newcomer”, che, come spesso è accaduto, hanno il ruolo di
rivitalizzare segmenti di offerta che altrimenti sarebbero preda di
inerzie generazionali. Anche per loro, comunque, il retaggio intranet
vale. Anzi, è stato metabolizzato alla fonte. La generazione dei vari
Atg, BroadVision, Epicentric, Plumtree, Tibco, Viador, Vignette sta alle
strutture It come gli adolescenti di oggi stanno alla telefonia cellulare:
danno per scontato che le architetture di comunicazione funzionino nel modo
in cui le hanno trovate quando sono venuti al mondo.
L’aspetto Knowledge
management della faccenda, poi, conferisce al tema Enterprise information
portal un apporto a cavallo fra il consulenziale e l’algoritmico che dona al
tema un’aura quasi accademica. Si sostiene da più parti che sulla gestione
della conoscenza si giochino le sorti future delle aziende vincenti,
quelle, cioè, che metteranno sotto la voce profitti le conoscenze,
strutturate e non, in loro possesso. La chiave di volta dei portali
enterprise è proprio quella di tradurre un profitto virtuale (la
conoscenza) in uno strumento di lavoro. Il che significa creare un
mezzo, il portale Web, con il quale l’utente aziendale si lascia alle
spalle il classico paradigma spazio-temporale e diventa parte attiva, in
qualsiasi momento, della vita aziendale, mettendo a frutto la propria
conoscenza.