La realtà virtuale di Ecoceramica

Con la visualizzazione stereoscopica, la società punta a un incremento di business significativo, grazie alla possibilità di “animare” i propri prodotti.

Colori, formati, disposizione della ceramica. Ognuno di noi vorrebbe vedere realizzata la propria idea di casa o di ufficio prima di procedere alla costruzione effettiva dell’ambiente. Per valutare i prodotti rendendo “reali” i progetti di pavimentazione, Ecoceramica ha predisposto un sistema di visualizzazione stereoscopica che permette di valutare gli ambienti finiti prima che siano realizzati, potendo così apportare eventuali modifiche.


“Per ogni gamma di prodotto, realizziamo diverse alternative, anche pezzi speciali, e la loro campionatura richiederebbe molti schemi di posa e cartonature – illustra Massimiliano Tortis, responsabile marketing di Ecoceramica -. Gli agenti di vendita avrebbero difficoltà a far risaltare tante varianti. Spesso, quando si espone nei punti vendita e durante manifestazioni, non si può contare su uno spazio grande e articolato. Si utilizzano campionature su pannello o in piccoli box, dove però si può esporre una sola tipologia, per non parlare dei costi e dell’impegno della manodopera necessaria a realizzarli e smontarli”.


Per mostrare quante più combinazioni possibili in spazi ridotti e per produrre nuovi prodotti e diverse configurazioni, la società ha, quindi, preso in considerazione le possibilità offerte dalla tecnologia.


“Quello che ci interessava era di poter disporre di spazi grandi dove ambientare il prodotto – continua il manager -, non solo visualizzare la piastrella singola ma la sua ambientazione nei diversi locali, garantendo sempre possibili alternative”.


Dopo un’attenta ricerca, Ecoceraminca ha individuato in 3D il fornitore più adatto per l’acquisto dell’attrezzatura deputata a presentare i prodotti direttamente presso gli uffici dei distributori e dei clienti direzionali, riducendo i costi di allestimento del materiale.


La simulazione permette la navigazione e l’immersione negli spazi ricostruiti al computer; trasmettendo una sensazione estremamente reale delle applicazioni, facilitando la scelta finale.


“L’idea ci è venuta a fine 2003 e durante i primi mesi dell’anno seguente abbiamo iniziato a dar corpo al progetto – dice Tortis -. 3D ci ha guidato tra la strumentazione esistente”. La scelta finale è caduta sulla tecnologia Barco, per l’esattezza sul sistema di proiezione Gemini, con stereoscopia passiva a proiezione frontale di dimensione 3×2,4 m a 3.500 ansi lumen e risoluzione Sxga+ 1.400×1.050. La filiale bolognese di 3D ha fornito, inoltre, il software per la modellazione Design Tools di Alias, versione 11.0, e quello per la visualizzazione Opus Realizer R8 di Opticor.


“Siamo stati seguiti da vicino anche per quanto riguarda la formazione e ci siamo messi subito in ottica produttiva – prosegue Tortis -, ottenendo effetti fotoralistici per quanto riguarda il rendering delle immagini e una certa maestria per gestire al meglio l’animazione e la visualizzazione”.


Già a settembre del 2004, Ecoceramica ha potuto utilizzare la struttura durante una presentazione, mostrando cataloghi creati con il rendering e proiettando in stereoscopia. “L’animazione, poi, permette di fornire alternative sul medesimo prodotto, preparate preventivamente ma illustrate in tempo reale – puntualizza il manager -. Questa possibilità rappresenta uno dei principali vantaggi, unitamente a quello di visualizzare lo spazio effettivo prima ancora di realizzarlo, di poterlo personalizzare. Il tutto in un’ottica interattiva”.


Per accrescere ulteriormente le potenzialità nella sala di visualizzazione, Ecoceramica ha deciso di cambiare il processore, adottando la workstation di ultima generazione Hp Xw 8200.

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