La reale innovazione: Reply

Innovare vuol dire razionalizzare: l’infrastruttura It ma anche i processi, snellendoli, per essere più flessibili e dinamici. Questa è la ricetta di Reply

Innovazione come sinonimo di flessibilità e dinamismo. Flessibilità nell’approccio al mercato, ma anche nel ripensare le tecnologie It. Non più asservite al business ma volano delle attività d’impresa.

“Pensiamo alle architetture orientate ai servizi – esordisce Elena Previtera, partner di Reply -. Tutte le aziende si riempiono la bocca di slogan in merito ai Web service e alle Soa. Poche, tuttavia, sono quelle che le hanno sperimentate concretamente. Questo tipo di tecnologie, infatti, richiede una revisione completa dei processi interni e dell’It, nell’ottica della razionalizzazione. Questo non significa buttare via il passato ma, al contrario, saper sfruttare al meglio quanto acquistato, dandogli una nuova veste e una vita autonoma rispetto al monolite dell’infrastruttura It tradizionale”.

Innovazione, quindi, per il system integrator torinese significa soprattutto guardare oltre l’orizzonte delle tecnologie attuali. “Noi parlavamo di Soa già cinque anni fa, quando la maggior parte dei nostri interlocutori non sapeva neppure cosa fosse un servizio Web – prosegue la manager -. Oggi è già un termine obsoleto in qualche modo, perché le esigenze delle aziende sono cambiate. Il focus è sulla multimedialità, quindi le Soa si devono spostare dall’infrastruttura It tradizionale ai nuovi dispositivi, ai media digitali all’interattività e a quello che ci ruota attorno”.

Nell’automotive, ma anche nel settore finanziario e nelle telecomunicazioni, i Cio sono tirati per la giacchetta: i tagli ai budget It si fanno sentire e su tutto pesano le esigenze di consolidamento.

Ecco perché innovazione deve essere sinonimo di flessibilità e dinamismo. Flessibilità nel piegare la tecnologia (che c’è ed è performante) alle necessità di business, che si fanno di giorno in giorno più ostiche. Dinamismo nel saper reinventare i processi, con pochi interventi, sfruttando le tecnologie, per aggiungere valore a ogni singola procedura.

“Se prima il perito dell’assicurazione doveva mandare i faldoni di una pratica alla sede centrale – puntualizza Previtera – oggi è normale allegare alla copia elettronica della constatazione amichevole le foto dell’incidente automobilistico e la perizia e inviare il tutto via e-mail nel peggiore dei casi o, nelle aziende più evolute, condividerlo via Web service”.

In futuro, la sfida all’innovazione si giocherà sulle operations “sotto due punti di vista. Sia sotto il profilo organizzativo, ovvero di revisione dei processi di business, che saranno snelliti e fluidificati con l’aiuto dell’It; sia sotto il profilo degli strumenti di governo delle nuove architetture It, che dovranno essere votate all’inclusione nell’infrastruttura aziendale di device nuovi come i palmari e i terminali interattivi”, conclude la manager.

E i benefici potranno essere molto consistenti, a patto che il Cio non sia lasciato da solo, ma possa contare sull’aiuto concreto del top management.

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