La reale innovazione: Lenovo

Una seconda onda dopo l’Anno Duemila? Con sicurezza, Vista e dual-core è possibile.

Un 2006 a fasi alterne per Lenovo. Del resto, lo precisa
Flavio Pozzi, responsabile commerciale della società, il mercato italiano
risente profondamente di tutte le incertezze che derivano dalle situazioni
congiunturali sia politiche sia economiche.
Per questo motivo, il manager
parla di un “inizio d’anno nella media, seguito da un trimestre, da aprile a
giugno, viziato dalla necessità di ammortizzare da un lato un paio di mesi
fermi, dall’altro il successivo taglio dei prezzi da parte di Intel. A giugno
tutti i  produttori si sono di colpo ritrovati con i magazzini pieni e la
prospettiva di un sensibile downpricing da parte dei produttori delle tecnologie
di base. Il ricorso allo strumento della promozione commerciale è stato
inevitabile, ma ha nel contempo viziato la percezione complessiva del
comparto
“.
Ora il mese di settembre viene definito frizzante, con una
fine d’anno che si preannuncia positiva.
Questa la situazione.
Parlare
di innovazione, però, per Flavio Pozzi significa analizzare le analizzare il
ruolo che i fornitori di tecnologia hanno nell’incoraggiare un
cambiamento.
Nessuna
forzatura. Il nostro ruolo è stimolare bisogni nuovi, che consentono di
risolvere problematiche vere. Come la sicurezza, oggi uno dei motivi che pono
spingere le aziende a un cambio di piattaforma

“.
C’è di
più.
Pozzi ritiene che il
mercato sia pronto a conoscere una second wave di
rinnovo, dopo quella che caratterizzò il periodo 1999-2000.
Gli
indicatori ci sono tutti e le motivazioni anche. Vista, in primo luogo, ma anche
tutto quanto si muove intorno al dual-core. Il nostro mondo sta andando e sempre
più velocemente andrà in questa direzione. In Vista ci sono una serie di
funzionalità, sicurezza in primis, che possono favorire e incoraggiare la
migrazione. Migrazione per altro resa molto più semplice di quanto non lo fosse
stata in passato con le precedenti versioni del sistema operativo. Se poi si
considera che i sistemi adottati dalle imprese richiedono prestazioni sempre
maggiori, è chiaro che le aziende sono oggi nella condizione di guardare con
maggiore interesse a un rinnovo del parco. Facilitato, non va taciuto, dalla
compressione sui prezzi”.

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