Fin dal 1972, Selta fa della ricerca un punto di forza della propria strategia, che si affaccia all’Europa con l’obiettivo di consolidare la posizione anche in Germania
Da più fronti oggi spesso si accusano le società italiane di non aver coraggio nellaffrontare il rischio dimpresa e di non investire nella ricerca e sviluppo per meglio fronteggiare la crescente competizione internazionale. Accuse che Carlo Tagliaferri, vice president e Ceo di Selta, non ritiene appropriate per la sua azienda. Selta, infatti, la cui attività si estende dalle comunicazioni aziendali (voce e dati) alle reti per laccesso, ai sistemi di controllo e automazione per enti elettrici e anche per i trasporti ferroviari, su 330 addetti, ne ha 100 dedicati alla R&D, per la quale investe ogni anno circa 6 milioni di euro, pari al 12% del fattuarato, che nel 2004 è stato di 54 milioni. Inoltre, la storia della società, iniziata nel 1972 a Piacenza, è fatta di sfide tecnologiche che si sono accumulate nel tempo, come quella, per fare un esempio, di essere stata la prima a realizzare nel 1993 un PBX (Private branch exchange) italiano per ISDN o a rilasciare, alla fine degli anni 90, un sistema di IP telephony, "frutto della collaborazione iniziale con una società californiana – ci spiega Tagliaferri -. Il sistema era in grado di integrare sia la parte tradizionale a circuito sia la parte Ip, in un momento in cui ancora Alcatel e Siemens andavano negli Usa per cercare di comprarsi le società che avessero già realizzato la tecnologia IP".
Oggi si parla sempre più spesso di VOIP, ma rispetto alle aspettative di cinque anni fa, ammette Tagliaferri, "il VOIP non ha avuto landamento che si attendeva, in quanto il decollo è stato più lento del previsto. Attualmente, tuttavia, le cose si stanno muovendo. Il fatto è che ormai i clienti sono più attenti ai benefici che possono ricavare da nuovi approcci tecnologici, per cui le soluzioni che si stanno imponendo non sono spinte dalla moda di avere lultima tecnologia, quanto dalla reale necessità di ottenere una maggior efficienza. Se, per esempio, una società ha la forza vendita da riorganizzare e da rendere più agile, affinché sia permanentemente in contatto con la propria azienda, sicuramente avrà esigenze di soluzioni che forniscano multicanalità, che siano integrate con lErp, che facciano sentire la struttura commerciale molto vicina allazienda anche se questa è lontana molti chilometri".
Quindi, secondo il manager, non si può affermare che ci sia una tecnologia che risolva tutte le problematiche di comunicazione, però è altrettanto vero che il mercato sta vivendo un momento di forte convergenza, di integrazione fisso-mobile e video, "per cui il nostro impegno deve essere quello di mettere a profitto tutte le tecnologie e le soluzioni di cui disponiamo affinché le imprese siano più efficienti. Per noi il VOIP è una soluzione di come si possa "far azienda" anche quando si è distribuiti e si riesca a far squadra avendo come ossatura linformazione. Oggi non è più solo sui dati che limpresa produce, ma sulla conoscenza dellinformazione. E noi stiamo lavorando per offrire al cliente questo nuovo approccio". La consapevolezza di essere una realtà italiana con tecnologie e soluzioni in grado di competere a livello internazionale (dove peraltro ricava il 20% del fatturato), ha spinto Selta a cimentarsi, con una presenza diretta, anche sui mercati iberico e tedesco, mossa che, come sottolinea Tagliaferri "è frutto della maturazione complessiva di un management e di unimprenditoria che sa assumersi i suoi rischi nel decidere di guidare e coordinare iniziative internazionali, in quanto le idee e le soluzioni camminano sulle gambe degli uomini. Nel mercato iberico abbiamo trovato una eccellente accettazione dei nostri prodotti, in quanto il made in Italy piace, mentre abbiamo avuto molta più difficoltà con quello tedesco, che notoriamente è più sfidante e dove il mercato è più articolato e complesso del nostro. Oggi, tuttavia, abbiamo capito meglio alcune cose fondamentali, per cui stiamo rivedendo il canale commerciale con un nuovo approccio, cercando partnership più consolidate sul territorio". E per i prossimi anni, chiediamo, quali nuovi fronti state valutando? "Vorremmo lavorare per il mercato domestico del futuro, – risponde Tagliaferri – mettendo a frutto la nostra capacità di saper affrontare ambiti diversi che ci consentano di intraprendere nuove sfide e di continuare a crescere".