La qualità dei siti Web

Uno studio condotto da 1to1lab.com e Anee, mostra come la qualità di un sito di e-commerce sia strettamente correlata alla sua funzionalità commerciale, alla funzionalità tecnica e al giudizio (inappellabile) dell’utente

Secondo un’indagine condotta da 1to1lab.com in
collaborazione con Anee (Associazione dei servizi e dei Contenuti Multimediali),
per giudicare la qualità di un sito Internet è necessario considerarne la
funzionalità commerciale, la funzionalità tecnica e il punto di vista
dell’utente finale. 
A livello commerciale, gli aspetti presi in esame
vanno dalla struttura del sito, alle modalità di interazione con gli utenti,
alle funzioni commerciali e a quelle destinate alla presentazione del
prodotto.
In questo senso, elementi come la mappa del sito e il motore di
ricerca ricoprono un ruolo fondamentale: permettono all’utente di orientarsi tra
le pagine del sito e migliorano la ricerca dei prodotti all’interno del
catalogo.
Se si prendono in considerazione le modalità d’interazione con
l’utente, il server sicuro e una serie di strumenti per la promozione, come gli
sconti per chi acquista online, diventano elementi indispensabili per acquisire
e fidelizzare nuovi clienti. Nell’ottica dell’interazione con i clienti, il
numero verde per le informazioni sui prodotti e lo strumento per la 
verifica dello stato di evasione dell’ordine offrono un’immagine di serietà ai
siti che li propongono. Vista l’impossibilità di toccare con mano i prodotti, la
presenza di schede informative più o meno dettagliate, e la possibilità di
personalizzare secondo le proprie esigenze i prodotti online, hanno un riscontro
positivo.
Una volta considerati gli aspetti commerciali dei siti Web, per
effettuare una valutazione tecnica degli stessi, è necessario attuare un’analisi
delle prestazioni. Per farlo sono stati identificati una serie di parametri,
come i broken links interni e i broken links esterni che valutano la presenza di
collegamenti non funzionanti tra le pagine del sito o tra quelli che dovrebbero
riportare verso siti esterni. Il parametro denominato old pages valuta invece la
presenza di pagine aggiornate a distanza di più di sei mesi dalla data di
rilevazione, mentre il deep pages misura il numero di pagine distanti più di 4
link dalla homepage. Con il termine slow pages si identificano invece le pagine
che superano i 50 kb, una dimensione che le rende decisamente difficili e lente
da caricare, soprattutto se si usa un modem analogico.
Dall’analisi condotta
da 1to1lab.com, la chiarezza nei contenuti dei siti e la navigabilità degli
stessi, sono due dei parametri maggiormente considerati dai cosiddetti
WebWatcher, ovvero i visitatori dei siti Internet. Secondo l’indagine, l’aspetto
estetico e la navigabilità dei siti sarebbero in stretta relazione: un sito con
pagine eccessivamente dense di informazioni e stimoli, possono infatti risultare
poco chiare all’utente che, nel giro di un paio di click, è già passato alla
concorrenza.     

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