E’ partita una campagna pubblicitaria dell’Associazione sistemi e supporti multimediali contro gli aumenti di Cd-r e Dvd
7 maggio 2003 “La verginità è un peccato” è la frase a
effetto scelta per la campagna pubblicitaria dell’Asmi (Associazione sistemi e
supporti multimediali italiana) contro il decreto legislativo n. 68 sul diritto
d’autore. Pubblicata sui principali quotidiani la campagna punta a denunciare
“l’iniquità dei compensi” previsti dalla nuova legge e gli effetti che
questi avranno sui prezzi di vendita dei supporti vergini ai consumatori. “A
caua dl provvedimento – spiega Alessandro Tronconi presidente di Asmi –
sono aumentati i prezzi al consumo di tutti i prodotti vergini di
registrazione oltre agli apparecchi audio e videoregistratori senza che siano
resi chiari né ai consumatori né ai produttori i calcoli e i parametri presi in
considerazione per arrivare a questi risultati. A titolo di esempio, un
cd-r dati da 650 megabyte, che fino allo scorso mese costava mediamente 0,56
euro, oggi costa circa 0,95 euro (+170%), e la misura del compenso passa da
0,0104 euro a 0,23 euro (+2300%)”. In pratica quello che viene detto equo
compenso, che risarciva la copia privata che l’utente ha il diritto di
realizzare, è aumentato del 2300%.





