La nuova Packard Bell vuole emozionare gli utenti

Bandito ogni dato tecnologico, la società intende caratterizzare i propri prodotti solo tramite look, colore, facilità d’uso e tutto quanto possa influire su un acquisto emozionale. Con l’obiettivo raggiungere già a fine 2009 uno share a doppia cifra nel mercato consumer

A due anni dall’acquisizione da parte di Acer, Packard Bell
assume definitivamente una propria fisionomia e diventa la parte più
“emozionale” dell’offerta prevista dalla multibrand strategy. “Il nostro obiettivo – ha precisato Marco
Cappella, country manager per l’Italia di Packard Bell – è riposizionare il marchio come lifestyle brand. Opereremo all’interno
del segmento che genera volumi proponendo prodotti ben differenziati tra loro,
con un design accattivante e con prezzi accessibili
”.

In pratica, non saranno le peculiarità tecnologiche
l’elemento caratterizzante dei nuovi prodotti Packard Bell, quanto invece il
look, il colore, la facilità d’uso e tutto quanto può influire su un acquisto
emozionale più che su un acquisto razionale. “Quest’ultimo aspetto – ha sottolineato Gampiero Morbello, vice
presidente marketing e brand di Acer Group – è e sarà di pertinenza di Acer, che invece utilizza la tecnologia come
elemento di distinzione dei propri prodotti. Ciò però non significa che Packard
Bell trascuri la tecnologia, tutt’altro. Infatti, i team di ricerca e sviluppo
sono i medesimi”
.

Essere parte di un
grande gruppo
– ha proseguito Cappella – ci consente di sfruttare a meglio le sinergie interne e di essere più
rapidi ed efficienti. Ma anche di avere a disposizioni le più recenti
tecnologie. Tuttavia, una serie di peculiarità ci contraddistingue in modo
sostanziale dagli altri marchi che sono parte della strategia multibrand
. Comprese le nuove campagne marketing e di
comunicazione
”.

Una dichiarazione d’intenti, che mostra il forte desiderio di
tagliare i ponti con un passato in cui sono predominate le incertezze e la poca
chiarezza nell’offerta. E il cambio del marchio è sicuramente la prova più
evidente del desiderio di Packard Bell di rinascere come nuova realtà, “che intende riappropriarsi già entro la fine
del 2009 di quella fetta di mercato che le apparteneva sino a un paio di anni
fa, ritornando così a detenere uno share in doppia cifra nel segmento consumer
”,
ha affermato Cappella.

Parlando di prodotti, l’attuale offerta è la più ampia mai proposta
dall’azienda, ma è stata attentamente segmentata. Sul versante desktop,
troviamo quattro macchine (iMaxMini, iMedia, iXtreme e iPower) che si
differenziano per dimensioni e tipo di impiego, ma tutte accomunate dalla
ricercatezza nei particolari volti a rendere più comodo e semplice l’utilizzo.

Un discorso analogo vale per i computer portatili, che
spaziano dai netbook della famiglia Dot alla “tradizionale” gamma EasyNote, per
arrivare all’esclusivo Tr, sviluppato in collaborazione con Pininfarina. Ed è
proprio da notebook e netbook che Packard Bell si aspetta i maggiori risultati.
Il mercato dei desktop è in decisa diminuzione
– ha concluso Morbello – principalmente
perché offre poche innovazioni. Il settore dei computer portatili cresce invece
con un tasso in doppia cifra, in particolare grazie ai netbook. Il contributo al
fatturato da parte dei netbook è invece influenzato dal fatto che il valore
medio del prezzo scende in modo drastico. Questo, nell’anno in corso, potrebbe
causare un’ulteriore concentrazione del mercato perché alcune aziende non hanno
i numeri per competere
”.

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