La metamorfosi del search engine marketing

WMR srl StudioCappello – posizionamento nei motori di ricerca Il rischio che corre il marketing sul web

“L’utente si preoccupa di capire come funziona il motore di ricerca, il
motore di ricerca si preoccupa di non fargli perdere tempo imponendogli
pubblicità o contenuti non appropriati (in un processo di miglioramento
continuo)”
. Quando decisi di occuparmi di marketing nei motori di ricerca
(search engine marketing), feci una scelta precisa sullo strumento nelle
sue forme di utilizzo principali
: free (posizionamenti organici nei
motori di ricerca) e a pagamento (pay per click). Il canale principale era il
motore di ricerca, per l’appunto. Il successo degli strumenti di visibilità a
pagamento ha permesso alle società come Google di applicarlo anche in altri
contesti (ad esempio con il programma AdSense, o con le campagne targeting sui
siti), con un cammino graduale di copertura di spazi gestiti con la logica di
“Advertising utile e targetizzato”.


La crescita dell’Adv a pagamento (keyword advertising) ha cambiato un pò
il modo di lavorare delle search engine marketing agency, che sempre
più oggi devono integrare competenze delle tradizionali web advertising agency
(copertura spazi, gestione budget, creatività per le campagne, etc..),
Si cominciare a (ri)parlare spesso inconsciamente ma più
correttamente di web marketing operativo, web advertising, web promotion. E si
comincia giustamente a identificare Google come una advertising agency (visto
che permetterà di gestire in completa autonomia dai motori campagne banner,
email marketing, Adv contestualizzato). Tanto è che parlare di search engine
marketing limitandosi al significato alle parole racchiuse in questa definizione
sta diventando riduttivo e fuorviante. In tale processo infatti, il search
engine marketing ne esce un pò cambiato nei suoi contenuti e nella sua
filosofia. Si potrebbe infatti arrivare a progettare campagne di search
advertsing escludendo il “Search”. Ma soprattutto, quella che per molti
doveva essere una disciplina da ricondurre nelle forme di marketing non
intrusive, gradite agli utenti, e per questo molto utili, rischia di
riposizionarsi sui binari del marketing tradizionale.


Naturalmente questo è un “rischio” solo concettuale, perchè
praticamente i marketer, le agenzie di Adv, le aziende hanno quello che
vogliono: poter colpire potenziali clienti con più messaggi possibili al minor
costo possibile (in termini di Roi). Quel che corre il rischio di essere
“smussato” è il concetto di fondo
, a me molto caro, del
marketing utile e permesso proprio del search engine marketing così com’era
concepito.

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