Secondo la Cgia di Mestre Comuni e Stato attendono di incassare in tutto 15,8 miliardi e almeno la metà sarà pagato dalle imprese.
Sono alle
porte due importanti scadenze fiscali che prevedono il pagamento del conguaglio
della Tares, la tassa sui rifiuti, e della seconda rata dell’Imu.
Per entrambe, il termine ultimo è stato fissato nel giorno del 16 dicembre
2013. Comuni e Stato attendono di incassare in tutto 15,8 miliardi e
almeno la metà del conto peserà sulle imprese.
Per quanto
riguarda l’IMU, fa notare la Cgia di Mestrec, per i soli immobili strumentali
all’impresa, sarà deducibile dalle imposte sui redditi
(Ires o Irpef, ma non dall’Irap), per il 30% nel 2013 e il 20% dall’anno
prossimo: queste quote, a oggi, bastano in pratica solo ad attenuare in
parte gli aumenti lineari imposti anche nel 2013 al valore fiscale di
capannoni, alberghi e centri commerciali dal decreto “Salva-Italia”.
Ad
appesantire la situazione, entro il 16 dicembre, le imprese saranno tenute a
versare anche il conguaglio del tributo sui rifiuti. La Tares peserà soprattutto nei Comuni che non hanno replicato la Tarsu
impiegata fino allo scorso anno (a permetterlo è intervenuta solo a fine
ottobre la legge di conversione del decreto che ha cancellato la prima rata Imu
sulle abitazioni principali, Dl 102/2013) e che quindi assestano rincari
pesanti soprattutto agli esercizi commerciali. Da questa riscossione
arriveranno almeno 4 miliardi di euro, a cui si aggiunge il miliardo di
maggiorazione che tutti, proprietari oppure occupanti a qualsiasi titolo,
saranno chiamati a versare allo Stato.