La memorizzazione virtuale di Storagetek

Un nuovo, ambizioso prodotto, una profonda riorganizzazione interna e qualche novità nelle politiche di vendita. Sono queste le principali novit à "autunnali" che arrivano da Storagetek, uno dei principali fornitori mondiali di …

Un nuovo, ambizioso prodotto, una profonda riorganizzazione interna e
qualche novità nelle politiche di vendita. Sono queste le principali novit
à
"autunnali" che arrivano da Storagetek, uno dei principali fornitori
mondiali di sistemi, per la memorizzazione dei dati. Dopo aver chiuso il
terzo trimestre con un fatturato di 517 milioni di dollari e l’ultimo anno
fiscale ’96 a 2,04 miliardi di dollari a livello worldwide, Storagetek
prova quindi a completare la trasformazione verso il ruolo di system
integrator. E per farlo ha ristrutturato la propria organizzazione interna,
che vede oggi cinque divisioni dedicate ad altrettante sfere applicative.
Oltre alle divisioni Online e Nearline ve ne sono altre create con
l’obiettivo di seguire più da vicino i clienti nel processo di
informatizzazione dell’azienda. Esempio lampante di questa recente natura
dell’azienda è il progetto, ancora in fase di definizione, che la vede al
fianco della Rai per la digitalizzazione di tutto il materiale analogico
prodotto dai telegiornali delle tre reti. Quanto ai prodotti, Storagetek ha
presentato Virtual Storage Manager (Vsm), una soluzione dedicata alla
gestione dei nastri che permette di amministrarne una quantità pressoché
infinita, utilizzando un sistema di organizzazione e consultazione
denominato, appunto, virtuale. Entrando nel dettaglio della soluzione, Vsm
si compone di tre parti: il Virtual Tape Storage Subsystem, che si occupa
di gestire il buffer con il disco; il Virtual Tape Control System, che
estende le funzionalità del software di gestione delle librerie e
l’interfaccia di tipo Gui che consente di configurare il sistema ed
effettuare operazioni di reporting. Con questo annuncio, Storagetek
introduce un elemento di novità nella gestione dei nastri, che potrebbe
restituire a questo sistema un discreto margine di competitività rispetto
ai sottosistemi a dischi, che al momento vanno per la maggiore.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome