Nella serata di martedì scorso Apple Computer ha allertato la comunità finanziaria su un nuovo, sostanziale calo dei suoi volumi di fatturato, che dovrebbero collocarsi molto al di sotto di una soglia previsionale che la stessa azienda av …
Nella serata di martedì scorso Apple Computer ha allertato la
comunità finanziaria su un nuovo, sostanziale calo dei suoi volumi di
fatturato, che dovrebbero collocarsi molto al di sotto di una soglia
previsionale che la stessa azienda aveva ribassato qualche tempo fa.
In conseguenza di questa nuova revisione al ribasso il bilancio Apple
tornerà in rosso per la prima volta negli ultimi tre anni. Per il
prossimo 17 gennaio, data in cui sono attesi i risultati ufficiali,
la società che ha inventato il computer Macintosh ha ricalcolato un
fatturato di circa un miliardo di dollari (500 milioni meno
dell’ultima previsione) e una perdita operativa netta compresa tra i
225 e i 250 milioni di dollari, escluse le plusvalenze in conto
capitale. I problemi di Apple sarebbero legati al cattivo andamento
delle vendite dei mesi di ottobre e novembre, che ha portato, secondo
l’azienda, a un calo "sostanzialmente al di sotto delle aspettative"
delle cifre relative alla trimestrale che si concluderà a dicembre,
la prima del suo 2001 fiscale.
Si tratta per Apple del secondo trimestre consecutivo in cui gli
obiettivi inizialmente fissati non vengono rispettati. Lo scorso
settembre, all’epoca della sua prima revisione al ribasso, Apple
aveva lasciato sul terreno di Wall Street il 50% del suo valore di
mercato. Il nuovo allarme è stato lanciato dopo la chiusura del
listino, quando il titolo aveva concluso la giornata positivamente a
17 dollari. Nel dopo-chiusura, le azioni Apple sono immediatamente
scese sotto i 15 dollari. Il carismatico chief executive di Apple,
Steve Jobs (che si è detto confidente su un possibile ritorno alla
profittabilità già nel secondo quarto), ha ammesso che la sua azienda
è stata sorpresa da una combinazione di tre fattori: una serie di
problemi interni, il rallentamento del mercato pc e la generale
frenata della congiuntura economica.