La lunga marcia di Wi-Max

Un nuovo studio getta acqua sul fuoco dell’entusiasmo. Ci vorranno anni prima di poter parlare di adozione su larga scala.

12 luglio 2004 Secondo uno studio recentemente presentato da
Parks Associates non ci sarà nessun decollo improvviso per
Wi-Max e, malgrado la crescente attenzione che la tecnologia
sta riscuotendo da parte dei produttori e dei mercati, ci vorranno ancora anni
prima che si possa parlare di adozione su larga scala.
I carrier inizieranno
ad implementarne la versione fissa, che dunque sarà fruibile
all’utenza domestica e alle aziende, con l’obiettivo, però, di utilizzarla in
primo luogo per raggiungere location remote o così poco accessibili, da rendere
antieconomica l’adozione delle tradizionali reti fisse.
Questo significa che
i primi destinatari della tecnologia saranno i Paesi in via di sviluppo, in Asia
o anche nell’Europa Orientale, nei quali i servizi dati sono ancora ostacolati
dalla scarsa disponibilità di infrastrutture adeguate.
In ogni caso, per
cominciare a parlare di volumi bisognerà attendere almeno il 2006.
Ancora di più, si parla del 2009, bisognerà invece
attendere per la diffusione del secondo step della tecnologia Wi-Max, vale a
dire lo standard 802.16e, destinato in questo caso al mondo
mobile

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