La logistica integrata di Marangoni

Manufacturing / La scelta di un’unica piattaforma per gli Erp di sette sedi dislocate tra Europa e Stati Uniti

Marangoni è un gruppo di 1.600 dipendenti, con 15 sedi nel mondo, che ha legato il proprio nome alla lavorazione della gomma e dei pneumatici. L’esigenza di consolidare e ridurre a una dimensione comune tutti i siti di produzione e commerciali, situati in prevalenza all’estero, ha spinto la società a dotarsi di una soluzione di razionalizzazione degli Erp. «In precedenza, presso tutte le filiali – precisa Marco Polselli, responsabile It della divisione Retreading Systems di Marangoni – era presente una pletora di soluzioni create in house, tutte estremamente personalizzate e orientate allo specifico settore merceologico nel quale operiamo». Con la progressiva crescita del gruppo, però, si è reso necessario sottoporre a revisione l’infrastruttura, per tener conto delle variabili legate ai paesi e alle normative fiscali specifiche. «All’inizio – prosegue il manager -, soprattutto per le applicazioni dell’area finanziaria, abbiamo prima optato per una soluzione mista, che comprendeva software prodotto internamente in aggiunta ad alcuni moduli standard acquisiti nei singoli paesi. Successivamente, ci siamo dotati di un Erp di scala internazionale, che includesse le localizzazioni necessarie».


Data center ridondati


La software selection, attivata nel 2000, ha premiato la soluzione di Ibs «soprattutto per la flessibilità e la gestione delle problematiche di supply chain. Sulla scelta ha pesato anche il fatto che si trattava di una soluzione pensata per As/400, per noi considerata una piattaforma vincolante», sottolinea Polselli. La tecnologia adottata permette di consolidare sette aziende (due delle quali in Italia e le rimanenti all’estero). «All’inizio, gli As/400 erano due – sostiene il manager -, uno in Germania e uno da noi. Oggi sono entrambi presso la sede italiana, in un data center interamente ridondato, in grado di garantirci la continuità di servizio».


Il progetto relativo all’area finance è partito con la consociata tedesca nel gennaio del 2002 e progressivamente è stato esteso alle altre, coinvolgendo circa 20 consulenti di Ibs, a supporto delle 5 persone interne. Saltuariamente, sono stati coinvolti anche dei consulenti esterni, per operare migrazioni particolarmente complesse in termini di volumi o tempistiche. «Il beneficio prevalente – osserva Polselli – è dato dalla maggiore integrazione tra le diverse divisioni dell’azienda. Inoltre, sfruttando la gerarchizzazione funzionale delle informazioni, è stato possibile introdurre un sistema di codifica unico, utile soprattutto per avere una visibilità completa sulla logistica. Questa cosa ci permette di reindirizzare e riorganizzare in tempi brevi i magazzini e i siti produttivi, sulla base delle esigenze del cliente».


Quanto alle future evoluzioni del progetto, le idee sembrano abbastanza chiare. «Conclusa la prima fase di consolidamento di tutte le aziende su un’architettura unica – spiega il manager -, il prossimo passo sarà l’introduzione di uno strumento di Business intelligence, per supportare il management. A breve sarà anche creato un Web shop, che ci permetterà di gestire direttamente da Internet le informazioni relative agli ordini e ai clienti».

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