La Liberty Alliance fa adepti

L’organismo, che tenta di stabilire uno standard de facto per identificazioni online, amplia la base di sottoscrittori e propone una nuova formula associativa.

La Liberty Alliance Project ha acquisito cinque nuovi membri. Liberty
Alliance Project cerca di stabilire una metodologia standard per le
identificazioni online e i nuovi membri includono Cingular Wireless,
i2 Technologies, Nippon Telegraph and Telephone, Sap e Wave Systems.
Lanciata lo scorso settembre, l’alleanza conta ora su una quarantna
di membri, inclusi United Airlines, Sony, Fidelity Investments, Aol
Time Warner. In questi giorni, l’organizzazione ha annunciato un nuovo livello di affiliazione, per spingere la propria rappresentanza tra le agenzie
governative e le organizzazioni non-profit. I livelli di membership
affiliati sono gratuiti, mentre i membri associati pagano una quota
di mille dollari l’anno. La Liberty Alliance Project ha già
rilasciato una specifica, che diverrà disponibile quest’estate,
rispettando i piani di rilascio. Al contrario, il numero di utenti
Microsoft Passport (il discusso prodotto di sign on singolo della
casa di Redmond) è crollato da 14 a sette milioni tra lo
scorso agosto e febbraio 2002. Sun e altri competitor di Microsoft
hanno ingaggiato una forte campagna contro Passport. La querelle verte intorno al modo in cui vengono fornite agli utenti le identità digitali su Internet. Sun, infatti, è a favore di un metodo neutrale non controllato da una
singola società. Tra i più critici nei confronti di Passport, a parte
Sun, troviamo anche Aol, gruppi di privati e aziende statali.

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