La gestione It ha il futuro nella BI

Tutte le tecnologie sono uguali ma qualcuna lo è più delle altre: la Business Intelligence.

Una volta tanto parliamo di tecnologia, alla vecchia maniera.
Lo facciamo orwellianamente con Gartner, che in questi giorni a Francoforte sta dando delle indicazioni proprio in questo senso, cercando di individuare le dieci tendenze meramente tecnologiche che saranno ricomprese negli strumenti di gestione It e delle operation (Itom).

Di fatto Gartner ha tirato un elastico, dal mobile al cloud. Ed è significativo che lo abbia fatto esattamente in questa direzione: dai tablet all’Infrastructure as a service.
Due macro tendenze, di cui tutti si sono accorti e sono partecipi e che nel mezzo abbracciano aspetti significativi che chi fa della gestione It la professione non può non considerare.
Si va dalle applicazioni (con relative interfacce) che in ottemperanza a quanto detto debbono essere centrate sull’aspetto mobile, alla cosiddetta user experience, sociale e contestuale. Insieme le due tendenze vogliono dire una cosa: novità.
Ossia creazione di codice.
Ossia lavoro e tanto.

Lavoro che spinge sugli app store o sui marketplace, che diventano i serbatoi delle attività aziendali.
Poi c’è l’Internet delle cose. E se a qualcuno sembra di andare fuori dal terreno delle operation, si sbaglia: l’uso di sensori e strumenti di analisi dei dati lo riportano immediatamente nell’alveo.
E si passa così agli analytics, che insieme a big data e in-memory computing creano un tridente di attacco ai dati che si colloca nella vera materia pensante dell’It: la Business intelligence.

Qui si tratta, specie per l’ultimo elemento, di investire, e non poco. Ossia di dotarsi di cespiti, materiali e immateriali; cosa che l’It ha sempre fatto, con coscienza, e che ora fatica a sostenere (e non per cattiva volontà).
La partita dell’intelligence pare essere quella più impegnativa sotto il profilo delle risorse (tutte: fisiche e umane) ma è quella da giocare.
E il fatto che i server, ultima tendenza segnalata da Gartner, diventino a basso consumo energetico, e quindi forieri di risparmio, aiuta, anche se non risolve.
Certo, poi agiscono la virtualizzazione e il cloud. Ma sopra tutto conta essere convinti che un euro speso in intelligence è quello che rende di più.

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