La firma elettronica avanzata diventa operativa. Ecco cos’è e come usarla

firma digitale

Dal 5 giugno obbligatorio l’adeguamento alle regole tecniche per la generazione, l’apposizione e la verifica delle firme elettroniche avanzata e qualificata. Ma anche della firma digitale.

Con l’ avvenuta con la pubblicazione del DPCM 22 febbraio 2013 (G.U. n.117 del 21 maggio
2013), sono diventate operative le regole tecniche per la generazione,
apposizione e verifica delle firme elettroniche
avanzate, qualificate e
digitali. Le nuove regole adeguano, a partire dal 5 giugno 2013, la disciplina
delle firme elettroniche alle modifiche apportate al Codice dell’Amministrazione
Digitale dal decreto legislativo n. 235 del 2010.

Secondo tali regole, la firma
elettronica avanzata
è apposta attraverso una procedura informatica che
garantisce la connessione univoca al firmatario. E’ creata con mezzi sui quali
quest’ultimo conserva un controllo esclusivo e collegata ai dati ai quali si
riferisce, in modo da consentire di rilevare se gli stessi sono stati
successivamente modificati.

La firma elettronica qualificata
è un particolare tipo di firma elettronica avanzata
basata su un certificato qualificato – rilasciato da certificatori
accreditati che garantisce l’identificazione univoca del titolare
realizzata mediante un dispositivo sicuro per la creazione della firma (Secure
Signature Creation Device
– SSCD)

La firma digitale è un
particolare tipo di firma elettronica avanzata basata su un certificato
qualificato e su un sistema di chiavi crittografiche, una pubblica e una
privata, correlate tra loro, che consente, al titolare tramite la chiave
privata e al destinatario tramite la chiave pubblica, di garantire e
verificare la provenienza e l’integrità di un documento informatico o di
un insieme di documenti informatici.


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