Il direttore vendite territorio è uno dei pochi manager di It Way che apparteneva a un’altra società. Giorgio Mattaliano, infatti, proviene da Stemasoft, una società che nel 1997 aveva stretto un rapporto di partnership con It Way per la distribuzione …
Il direttore vendite territorio è uno dei pochi manager di It Way che apparteneva a un’altra società. Giorgio Mattaliano, infatti, proviene da Stemasoft, una società che nel 1997 aveva stretto un rapporto di partnership con It Way per la distribuzione dei prodotti nell’area Nord Est.
Nel 2000 viene acquisita e Mattaliano avendo abbastanza esperienza sul territorio viene indirizzato verso il ruolo attuale. Nato a Padova, Mattaliano riconosce che il passaggio ha determinato una notevole crescita professionale e non solo per il fatto di andare da una realtà locale a una nazionale. Oggi dirige una squadra di 14 persone di cui 12 con competenze commerciali, 2 di supporto tecnico e 2 interni nella sede di Vicenza.
La parte commerciale è divisa in: account manager, posizionata sui grandi clienti con più sedi, e channel sales manager, che curano i clienti locali indipendentemente dalla grandezza.
“Mi occupo del coordinamento e delle verifiche nelle sedi distribuite sul territorio – spiega Mattaliano -, gestendo una squadra che deve agire seguendo quelli che considero gli elementi fondanti di questa attività. Bisogna essere vigili, veloci, compatti e in qualche caso anche feroci. Ho fatto molto per spingere i commerciali sul territorio a un rapporto di forte collaborazione tra di loro e credo di essere riuiscito a creare un team unito. L’unico vero ostacolo per la mia attività è il tempo, perché le cose da fare sono sempre tante come dimostra la crescita esponenziale registrata da It Way negli ultimi anni”.
Il tempo è nemico, ma non lo spazio, visto che a Mattaliano piace andare in giro promuovendo quello spirito di gruppo che considera tanto importante. E stupisce un po’ sentirgli dire che il lavoro che fa è avvincente anche se “succhia l’anima, è bello comunque, perchè rappresenta il massimo del coinvolgimento per il tempo che stiamo vivendo”.