La continuità operativa «testata» di Mittel

Mittel è una holding di partecipazioni quotata alla Borsa di Milano, attiva nel mercato finanziario e immobiliare. La società aveva la necessità di assicurare a clienti e investitori la continuità di servizio delle infrastrutture informatiche hardware …

Mittel è una holding di partecipazioni quotata alla Borsa di Milano, attiva nel mercato finanziario e immobiliare. La società aveva la necessità di assicurare a clienti e investitori la continuità di servizio delle infrastrutture informatiche hardware e software, per ottemperare alle normative in materia di rischio operativo. «Per una realtà di medie dimensioni come la nostra – esordisce Fabrizio Carminati, controller dell’azienda -, che opera nel mondo degli investimenti, la proprietà dei dati relativi al cliente è un fattore discriminante per il successo. Ecco perché, dopo aver valutato diverse opportunità, abbiamo optato per i servizi di ripristino condotti su un Ced esterno».

Per avere una panoramica dell’offerta, la società si è rivolta a Cata Informatica, partner di Ibm, e ha successivamente optato per i Business continuity and resiliency service (Bcrs) di Big Blue. «In pratica – chiarisce – dovevamo assicurarci di avere a disposizione, in caso di emergenza, un centro elaborazione dati alternativo a quello di produzione, presso il quale ripristinare l’operatività dei nostri sistemi informativi. Inoltre, avevamo bisogno di un aiuto per formalizzare il disaster recovery plan e gli accordi con gli operatori di telecomunicazioni che si sarebbero dovuti attivare in caso di necessità di ripristino». I servizi utilizzati vanno dal piano di recupero, a fronte della cessazione totale, per qualsiasi causa, delle funzionalità informatiche, al ripristino della situazione precedente l’interruzione, fino alle attività periodiche di test. «La simulazione – sostiene Carminati – è sinonimo di certezza dei risultati. La possibilità di verificare l’applicabilità di quanto definito dal disaster recovery plan, infatti, è una garanzia per noi e, soprattutto, per i clienti».

Nel corso di queste attività di testing, la società è riuscita a simulare la ripartenza, in poco più di un giorno, delle attività It di 24 aziende con sistemi informativi differenti basati su piattaforma System i, movimentando 100 Gb di dati. «Nel giro di un giorno e mezzo, ma con ritmi di lavoro assolutamente non frenetici – puntualizza – siamo riusciti a ricreare l’ambiente informatico, assicurandoci l’allineamento perfetto dei dati, la possibilità di stampare i file e smistare le chiamate del centralino». In pratica, sono state ripristinate le librerie dati, sullo schema di una precedente pianificazione di backup, e compiuti i test sulla funzionalità applicativa. Il tutto è avvenuto all’interno della facility Bcrs aperta tre anni fa da Ibm a Settimo Milanese (Mi), che occupa uno spazio di 2.500 metri quadrati. «L’unico problema che abbiamo riscontrato è legato alle viste logiche dei dati immagazzinati nei database che hanno allungato le procedure di ricostruzione della base dati. Ma questo intoppo ci è servito come insegnamento e, adesso, creiamo finestre virtuali e dinamiche con modalità che ci permettono di snellire le procedure di ripristino».

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