La cinese Huawei decentralizza in Italia

In controtendenza a quanto siamo sempre più abituati a vedere, la società ha spostato in un Centro Globale di Competenza a Milano tutte le attività mondiali inerenti le microonde. Previsto un organico di 100 persone e un investimento di 100 milioni di euro entro il 2015.

Non sempre la delocalizzazione
ha implicazioni negative per la nostra economia. Lo dimostra Huawei che ha
deciso di trasferire una (piccola) parte del suo headquarter in Italia.

La società cinese ha
inaugurato ufficialmente alle porte di Milano (a Milano 2, per la precisione) il
Centro Globale di Competenza sulle tecnologie Microwave di ultimissima
generazione. Il nuovo sito non intende però solo essere un polo di eccellenza e
di innovazione e un punto di riferimento per lo sviluppo di soluzioni wireless,
ma anche il primo centro mondiale di competenza di Huawei al di fuori della
Cina
. In pratica, al centro milanese faranno capo tutte le attività globali
della società inerenti le microonde.

A onor del vero, la struttura è
nata nel 2008 con un organico di una decina di persone ed è cresciuta nel tempo
sino a occupare oggi 80 persone. “Ma
è nostra intenzione arrivare a 100 entro l’inizio del prossimo anno
”, ha
affermato Renato Lombardi, vice presidente Microwave product line di
Huawei e responsabile del centro milanese.

I risultati ottenuti in questi
tre anni, “facilitati dall’elevatissimo
livello di competenze e di conoscenze disponibili nell’area milanese
” ha precisato
Roberto Loiola, vice presidente Western Europe di Huawei, hanno portato
alla decisione di delocalizzare il Centro di Competenza Microwave a Milano,
dove si affiancheranno alle attività di ricerca e sviluppo per le soluzioni
wireless anche le funzioni di servizio e di assistenza tecnica alle vendite
globali.

Più in dettaglio, il centro
milanese “contribuirà a creare soluzioni
per l’implementazione di innovative reti a banda larga mobile che aiutino i
tradizionali sistemi microwave a incontrare le necessità delle reti mobili
avanzate. E’ la prima volta che Huawei istituisce una struttura a livello
globale in Italia e ci auguriamo che rappresenti un pilastro importante per
sottolineare la nostra particolare attenzione per la ricerca
”, ha
dichiarato Lombardi.

Nell’opinione di Huawei, la
scelta di Milano come sede del Centro deriva dal fatto che la Lombardia
è internazionalmente riconosciuta quale bacino ideale per lo sviluppo delle
tecnologie microwave
, grazie anche agli investimenti effettuati nella
ricerca universitaria. Questo, tradotto nella strategia della società cinese,
significa uno stretto rapporto con gli atenei milanesi, Politecnico
primo fra tutti, arrivando a finanziare dottorati di ricerca al fine di formare
le persone in funzione delle proprie necessità. Ma vuole anche dire stringere rapporti
sinergici con piccole aziende del territorio
altamente specializzate in
tecnologia wireless, in particolare microwave.

L’obiettivo è lo sviluppo di nuovi
dispositivi che consentano di aumentare la capacità di trasmissione

nell’ambito della telefonia cellulare e che, attraverso l’implementazione di
nuove tecnologie a microonde, quali la trasformazione IP, l’elevatissima
efficienza spettrale e l’utilizzo di frequenze altissime in bande
millimetriche, permettano di arrivare ad avere un transfer rate di alcune
decine di megabit al secondo
per avere una fluida ricezione anche di video
in mobilità.

Per raggiungere tale risultato
Huawei sta lavorando nel suo centro milanese a diretto contatto con i
principali carrier italiani. E ha previsto un investimento entro il 2015 di
circa 100 milioni di euro
.

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